
28/04/2011
h.10.30
La messa in liquidazione di SPIP segna il primo passo del tentativo di rimediare al disastro finanziario, frutto di dissennate operazioni già denunziate – senza esito – dalle Opposizioni ormai più di tre anni fa. Il tentativo è necessario e deve essere condotto con la massima trasparenza ed il massimo rigore.
Chiediamo, comunque, che il Presidente di STT, società capogruppo, e quello della SPIP, società controllata, riferiscano al più presto – possibilmente prima dell’assemblea del 3.05 p.v. – all’ottava Commissione consiliare competente per il controllo sulle Società partecipate.
Le condizioni sono oggettivamente difficili, ma non si dovrà dimenticare in nessun momento che in gioco c’è il denaro pubblico, cioè dei Cittadini, e che, quindi, le eventuali spinte per risanamenti “politici”, che attenuino l’impatto delle già chiare responsabilità politiche di questo disastro, non potranno e non dovranno avere spazio.
Solo la professionalità e il rigore nella gestione di questa fase, infatti, potranno assicurare anche la conclusione della stessa nelle migliori condizioni possibili per le casse pubbliche.
Già oggi, infatti, tra il debito e il patrimonio (peraltro, superpagato, ma privo ancora – come ha affermato il Presidente di STT – di una sicura valutazione economica) sembra esserci un divario incolmabile, che rischia di ricadere sulle casse comunali.
Il pareggio di bilancio è, già oggi, un’utopia, ma solo una conduzione professionale e rigorosa potrà garantire la riduzione al minimo del danno.
Seguiremo con attenzione l’evoluzione della situazione, confidando che il Presidente di STT Holding S.p.A. faccia seguire alle parole i fatti proprio in tema di gestione professionale e rigorosa.
Naturalmente, non può non aprirsi, in una con la liquidazione, la questione delle azioni di responsabilità sociale.
Giorgio Pagliari
Maria Teresa Guarnieri
Marco Ablondi
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27/04/2011
h.20.20
Spip: “Il 3 maggio proposta di liquidazione, in attesa degli acquirenti”
L’amministratore unico di Spip Alberto Pangrazi Liberati interviene sull’assemblea straordinaria del 3 maggio convocata per proporre la liquidazione di Spip: “La decisione – puntualizza Pangrazi Liberati – potrà essere assunta soltanto dall’assemblea dei soci (nella fattispecie Stt holding) e si tratta di un passaggio che al momento è stato ritenuto necessario alla luce delle risultanze contabili, tanto da Stt holding medesima che dal suo socio Comune di Parma.
Va precisato tuttavia – continua Pangrazi Liberati – che non si tratta di un provvedimento di carattere irreversibile, trattandosi di uno status dal quale la società potrà uscire in un momento migliore di mercato. Aggiungo inoltre che esiste più di una concreta manifestazione di interesse da parte di importanti enti, anche istituzionali, volta all’acquisto di una parte significativa delle aree Spip, che consentirebbe di ridimensionare fortemente l’esposizione finanziaria della società.
Da ultimo – conclude Pangrazi Liberati – segnalo anche una discreta attenzione da parte degli istituti di credito finanziatori, consapevoli di dover condividere con Spip Spa un determinato processo di revisione delle condizioni contrattuali che legano le parti”.
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27/04/2011
h.16.00
Il 3 maggio è convocata l’assemblea dei soci di SPIP, la Società per gli insediamenti produttivi.
L’intenzione del Comune di Parma e di STT è quella di non procedere alla ricapitalizzazione dell’Azienda.
Si dovrebbe pertanto procedere alla cosiddetta “liquidazione variabile” della società, che la legge consente di revocare qualora si presentassero degli acquirenti per rilevare i terreni di proprietà di Spip.
Come espresso pubblicamente dal Presidente di STT Varazzani, l’Unione Industriali di Parma ha inviato una lettera di manifestazione di interesse all’acquisto di alcune aree industriali. Ma anche altri gruppi sarebbero disponibili all’investimento.
Tale vendita consentirebbe a Spip di ripianare l’ingente debito contratto al momento gravante sulla Società.
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27/04/2011
h.16.30
Un debito colossale e una amministrazione che cerca disperatamente di farvi fronte. Non può essere diversa la lettura del Prc di fronte alla messa in liquidazione della società Spip.
“Non ci interessano più di tanto le giustificazioni dell’amministrazione – spiega la segretaria Paola Varesi – Il Comune anche volendo non potrebbe ricapitalizzare Spip, questa è la verità. La revocabilità di un provvedimento non ne mette in discussione la gravità.
Esiste un debito insostenibile creato dalla gestione folle di questa giunta attraverso Stt che si inserisce in un quadro a tinte assai fosche rappresentato dal deficit colossale dell’amministrazione. Un debito che purtroppo saranno i cittadini a dover pagare.
Tra opere che non possono essere terminate, inchieste della magistratura e illogiche operazioni finanziarie, è un quadro desolante quello che ci troviamo di fronte ogni giorno. Fortunatamente tra un anno la giunta sarà sottoposta al giudizio delle urne, e i cittadini potranno esprimere il loro giudizio”.
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