“L’Ue non sanzionerebbe il termovalorizzatore”

SMA MODENA

02/06/2012
h.19.00

Il consigliere comunale Massimo Iotti (Pd) trasmette una interrogazione al sindaco Pizzarotti.
Per mesi abbiamo sentito il Movimento 5 Stelle dire ai cittadini dei prossimi e imminenti strali in arrivo dall’Unione Europea contro Iren e a cascata contro il termovalorizzatore di Parma.
Per mesi una semplice richiesta di documentazione pervenuta da Bruxelles è stata venduta all’opinione pubblica come una procedura di infrazione già bella e conclusa.
Oggi, invece, sembra che le cose siano ben diverse, stando a quel che emerge da due incontri che si sono svolti a Roma il 23 e 26 marzo scorso, alla presenza, pare, anche di un alto e noto funzionario del Comune.
Al sindaco Pizzarotti (al quale mi ero rivolto per conoscere come intende fermare il forno senza farci pagare 180 milioni di penali e dal quale ho ricevuto una risposta per interposta persona, quella della consigliera Nicoletta Paci), desidero porre, così, un’altra serie di dubbi, sperando che stavolta sia lui a rispondere.
Dubbi che avrei voluto mettere nero su bianco in una interrogazione ma la lentezza nella scelta della Giunta sta posticipando di continuo la partenza del Consiglio e di conseguenza la proclamazione degli eletti.
Quindi: chiedo al sindaco se corrisponde al vero che nel corso dei due incontri suddetti del 23 e 26 marzo, presso il Dipartimento delle Politiche europee (guidato dal prof. Roberto Adam), è emerso per bocca di un legale del Dipartimento che il termovalorizzatore di Parma, in quanto opera privata in autofinanziamento (quindi non pubblica ma di pubblica utilità) non sarebbe passibile di alcuna sanzione comunitaria.
Se le cose stanno così, interrogo il sindaco per avere una conferma: questo scenario significa che, se anche l’Italia fosse sanzionata per la normativa che ha consentito gli affidamenti diretti alle multiutility (evento che ora pare molto remoto), il Paip non ne risentirebbe in alcun modo? E quindi, dovremmo concludere di aver assistito a mesi di propaganda a soli fini elettoralistici?
Siccome la campagna elettorale è finita da un pezzo, chiedo anche se trova conferma l’indiscrezione che il Comune di Parma fosse rappresentato da un alto funzionario almeno ad uno di quegli incontri, dove peraltro mi consta abbiano partecipato anche un esponente del Dipartimento degli Affari regionali, un dirigente della Regione e rappresentanti di tutti i Comuni serviti da Iren.
Nel caso, vorrei sapere perché mai il sindaco non ha dato tempestiva notizia alla città di quanto emerso in questi due incontri, pur essendo la materia del termovalorizzatore un impegno strategico assunto tanto da Pizzarotti e, prima ancora, da Beppe Grillo, il giorno stesso della vittoria del M5S.
Divenuto sindaco di Parma, Pizzarotti non avrebbe dovuto mettere da parte gli slogan e studiare, semplicemente, lo stato dell’arte? Oppure qualcuno gli ha tenuto nascosto questa informazione di non poco conto?

Massimo Iotti
Consigliere Comunale
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Visto che io interrogo il sindaco Pizzarotti ma al suo posto mi risponde la consigliera Nicoletta Paci (leggi), le copio incollo l’interrogazione che ho appena inoltrato al primo cittadino: avete parlato di trasparenza per tutta la campagna elettorale e ora non comunicate l’esito di due incontri romani dai quali emergerebbe che il Paip non sarebbe intralciabile dall’Unione Europea?
Più in generale, sulle scelte in materia rifiuti pretendiamo si discuta, sì e al più presto nella ‘sede opportuna’ che ci compete adesso, l’unica, legittima e democratica: quella del Consiglio Comunale, senza altri strategemmi od opportunismi. Consiglio che per le lungaggini nella scelta dell’esecutivo non è ancora stato convocato. Devo forse concludere che la democrazia può aspettare?
Nessuno, poi, dubita della volontà di Voi nuovi politici al governo della città, ma adesso è il tempo dei fatti e delle decisioni vere, non delle solite parole e slogan. I facili proponimenti devo tradursi in atti pubblici conformi alle leggi vigenti. Atti che la città non vi ha ancora sentito descrivere, in una forma e in una articolazione tale da evitarci il pagamento di 180 milioni di penali, nel caso decidiate di spegnere il termovalorizzatore.
Ho avuto modo quasi un anno fa, molto prima della campagna elettorale, di rispondere a mezzo stampa alle domande del GCR, associazione cui la consigliera Paci magari fa parte. All’epoca, certamente non sospetta, spiegai senza mezzi termini che ritenevo opportuno puntare sull’aumento della differenziata e sul recupero con trattamento a freddo, sino a ‘rifiuti zero’ e sino a rendere inutile il trattamento termico.
Se vogliamo ragionare seriamente, la differenza nel nostro modo di pensare sta nel considerare questo processo non breve e sicuramente non così scontato, al contrario dei facili slogan del ‘tutto subito e facile. Così va letta l’iniziativa promossa dal Pd durante la campagna elettorale, che lei ha citato: tutti vogliamo zero rifiuti e concordiamo con l’obiettivo 2020 fissato dall’Ue, ma per riuscirci non esistono ricette improvvisate. Esiste un cammino, progressivo e bene organizzato.
Ora, mantenendo le promesse da Voi fatte in campagna elettorale ai cittadini di chiudere subito l’impianto, non ci sono scappatoie, avete l’obbligo di fronte a tutti di dire come intendete mettere in pratica le cose dette, nel rispetto delle leggi e senza far pagare il costo delle Vostre scelte ai parmigiani, vedi penali ampiamente note.”
“Quindi tocca a Voi, senza rinvii e in piena trasparenza, produrre e far approvare atti amministrativi legittimi, i convegni ora sono solo pura propaganda come la città-vetrina del passato centro-destra.”

Massimo Iotti

Consigliere Comunale

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