
«Sul fatto che la raccolta differenziata sia una scelta di civiltà non si discute, Parma oggi ha un alto livello di differenziata, ma secondo noi il punto non è la quantità bensì la qualità». Questo il commento del candidato sindaco sulle modalità di raccolta adottata dal Comune di Parma.
«Il decoro a Parma ha un nemico giurato: la raccolta differenziata porta a porta “puntuale” – prosegue Alfieri-. Quella che impone la vergogna dei sacchetti sparsi per i marciapiedi, che blocca le carrozzine dei disabili e dei bambini, che richiama i topi e che nelle sere d’estate impone orribili odori. Fino all’arrivo delle recentissime ecostation (un’altra manovra elettorale?) che altro non sono che cassonetti più grandi, ma a pagamento, i parmigiani erano obbligati a stare in casa se volevano adempiere al “dovere” di smaltire.
Per non parlare dei turisti. Quelli che arrivano dalla stazione di sera e percorrono via Garibaldi hanno ottime probabilità di inciampare su sacchetti di residuo e plastica: non mi pare un buon biglietto da visita.
La nostra proposta è quella di togliere i sacchetti dalle strade abolendo la raccolta porta a porta. Nelle aree monumentali della città, vogliamo introdurre la raccolta con i cassonetti a scomparsa. Così come è stato fatto a Firenze, a Pisa a Bolzano, come stanno facendo a Bologna e in tante città italiane. Nel resto del Comune introdurremo i cassonetti intelligenti ai quali potranno accedere i cittadini muniti di badge – conclude Alfieri».