
02/04/2009
h.09.00
Ciao Max The voice, puoi presentarti?
Sono Max, ho 33 anni, vivo a Bologna e ho la passione della palestra, delle moto e delle belle donne!
Faccio il vocalist e il sax player dal 2001. Durante le serate spesso mi diverto esibendomi suonando il sax per la gioia del pubblico, è una particolarità, ma che non tutti possono offrire e ai clienti dei locali piace sempre! Devo questa passione al mio professore Alessio Alberghini di Bologna, jazzista di alto livello.
Oltre a questo durante il giorno faccio il produttore di dischi per le tre etichette del gruppo Saifam: Fragile, Takuma e Spectra. Amo il mio lavoro e cerco sempre di migliorarmi per dare il massimo in ogni mia serata.
Chi è e cosa fa un vocalist?
Il vocalist è l’animatore vocale dei clubs, cioè il trascinatore e filo conduttore fra il dj e il pubblico. E’ l’elemento che trascina il pubblico nella musica e rende protagonista le persone e le situazioni presenti in ogni serata.
Qual è, secondo te, il giusto mix e le percentuali di importanza di gestione/pubbliche relazioni/location/dj/vocalist/animazione/bar in un locale di successo?
Sono tutte importanti; se uno di questi ruoli non funziona, inevitabilmente crollano anche gli altri… E’ sempre la squadra che vince!!!!
Secondo te quali sono le ragioni del successo della stagione del NeroBlanco?
Ottimo servizio, grande gruppo organizzativo, senso di squadra e… devo dire, che il locale è veramente molto fashion…
Oltre che al NeroBlanco, in quali altri locali ti esibisci?
In molti… i più famosi del Nord Italia: la Luna a San Teodoro, la Villa Papeete di Milano Marittima, l’Hobby One di Bologna.
Cosa deve avere una discoteca per avere successo?
Sicuramente un impianto musicale adeguato al genere che si vuole sviluppare, successivamente penso che oggi giorno bisogna offrire al pubblico artisti, quindi dj, vocalist e animazione di grande livello, senza cercare di risparmiare su questo aspetto che considero fondamentale per la buona riuscita di una stagione.
Cosa credi ancora manchi nel mondo della notte di Parma?
Penso nulla. Ogni volta che vengo a Parma vedo l’impegno di ragazzi giovani che nella vita fanno un lavoro normale e per passione si dedicano al mondo della notte e all’organizzazione dei locali.
Con la tua esperienza, quali sono secondo te i personaggi protagonisti nel mondo della notte parmigiana?
E’ da anni che vengo a esibirmi in quel di Parma e quest’anno devo fare i miei complimenti ad alcuni ragazzi che ho visto crescere molto bene… se Luigi Laiso e Alex Santachiara quando si tratta di pubbliche relazioni sono una garanzia, sono rimasto colpito dagli amici di ParmaYdea (in particolare da Enrico Magnani), dai fratelli Cassano e tutto il loro Image Staff.
Progetti per il futuro?
Sicuramente continuare a divertirmi a fare il vocalist e sax player, attività che rispecchia il mio spirito libero e talvolta ribelle e che mi permette di conoscere tanti ragazzi volenterosi e capaci. Porterò avanti la carriera di produttore di dischi per l’etichette con cui lavoro, ma il sogno del cassetto sarebbe quello di iniziare collaborazioni discografiche con Top Dj del calibro di Andrea T. Mendoza, Massimo Padovani e Stefano Pain.