Maltrattamenti ad anziani, Rainieri: “La Regione è ferma”

SMA MODENA
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“È sicuramente positivo che si stia concludendo una delle più importanti vicende giudiziarie che riguarda vergognosi maltrattamenti sugli anziani. Purtroppo, invece, la Regione Emilia-Romagna non ha ancora dato segnali di muoversi per migliorare la prevenzione di queste brutte violenze nelle strutture per gli anziani”. Questa la prima dichiarazione che ha rilasciato il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega Nord, Fabio Rainieri, riguardo gli esiti del processo agli operatori di Villa Matilde.

“Un anno fa, pochi giorni dopo la notizia delle violenze nella struttura di Bazzano, abbiamo presentato come Gruppo Lega Nord una risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad aggiornare le normative regionali riguardanti l’organizzazione, l’autorizzazione ed il funzionamento per le strutture dedicate all’assistenza per gli anziani che risalgono al 2000 (Delibera di Giunta regionale 254/2000) ed al 2003 (Legge regionale 2/2003).

Esse, infatti, dovrebbero prevedere maggiore prevenzione contro i maltrattamenti attraverso controlli più accurati, migliore formazione degli operatori e la costante verifica che gli stessi abbiano un adeguato livello di equilibrio psicofisico – ha quindi proseguito il Consigliere regionale del Carroccio – Inoltre, avevamo chiesto sostegno all’iniziativa che vuole portare l’installazione obbligatoria di telecamere in tutte le strutture di assistenza alle categorie deboli che sta comunque venendo avanti a livello nazionale anche con il contributo della Lega Nord.

L’amministrazione regionale guidata da Bonaccini, da allora, non ha fatto alcun passo verso tali richieste. Sarebbe bello sapere il perché. Per capire che comunque non ci vuole molto ad avviare un percorso per la prevenzione di queste bruttissime situazioni, basta vedere quello che si è fatto lo scorso novembre con la nuova legge regionale sugli asili nido – ha concluso Rainieri – In questa recente normativa, grazie ad emendamenti promossi dal sottoscritto come primo firmatario e che hanno trovato il sostegno di altri Consiglieri della Lega Nord e del PD, sono state inserite diverse disposizioni finalizzate a migliorare la prevenzione, la valutazione e la gestione dello stress da lavoro correlato che, in particolare provocando la sindrome del burn out, è la principale causa del disagio spesso provato da operatori nei confronti di soggetti deboli e che a volte, appunto, si ritorce contro i loro assistiti”.