Un ponte tra chi cerca e chi offre lavoro, costruito dalla comunità per la comunità. È questo lo spirito del nuovo progetto di incrocio domanda-offerta dedicato all’inserimento lavorativo di persone oggi in carico alle associazioni del terzo settore. Un’iniziativa che nasce da Parma per la Famiglia – associazione dei soci del credito cooperativo fondata su iniziativa di Banca di Parma, ora confluita in Emil Banca – e che vede la collaborazione di Ascom Parma, 360 Life Formazione, Csv Emilia, Caritas Diocesana e numerose realtà del volontariato locale.
Il cuore del progetto è una piattaforma digitale innovativa, sviluppata per facilitare il contatto diretto tra associazioni e imprese, in particolare quelle del terziario e favorire così percorsi di inserimento lavorativo per persone disoccupate o in condizioni di fragilità.
Il progetto è stato presentato nel pomeriggio, davanti a una platea di imprenditori e rappresentanti del terzo settore, con la partecipazione di Alessandro Masetti, relazioni esterne di Emil Banca.

“Questo è un progetto di comunità che nasce in un momento in cui poco si pensa alla comunità. È co-progettato, insieme ad Ascom, Caritas e CSV Emilia, co-organizzato e concertato – ha spiegato Alfredo Alessandrini, presidente di Parma per la Famiglia. – Da sempre l’associazione si pone come obiettivo quello di sensibilizzare i soggetti pubblici e privati sul tema della prevenzione al disagio tramite attività di informazione, formazione e sostegno di iniziative imprenditoriali ad hoc. Con questa premessa nasce quindi l’idea di realizzare una piattaforma disegnata ascoltando le esigenze degli stakeholder del territorio, che possa facilitare il contatto tra le associazioni operanti nel terzo settore e le imprese che necessitano in misura crescente di personale”. Alessandrini ha poi annunciato che, sempre con l’obiettivo di dare aiuti concreti alle persone, fra gennaio e febbraio del prossimo anno, vedrà la luce una fondazione per la finanza solidale.
“L’integrazione delle persone ospitate nei centri di accoglienza del nostro territorio deve passare attraverso il lavoro, che restituisce dignità e autonomia – ha affermato Leonardo Lanzi, imprenditore, membro della Consulta di Solidarietà e Coesione Sociale e promotore del progetto. – Il territorio soffre da tempo la mancanza di manodopera qualificata: questo strumento digitale può davvero facilitare l’incontro tra chi cerca e chi offre lavoro. È un percorso condiviso, che nasce dalla collaborazione tra imprese e terzo settore, e che speriamo possa essere replicato anche altrove”.
“Questo è un regalo, un dono – ha aggiunto Arnaldo Conforti, direttore di CSV Emilia – un altro passo verso un circuito virtuoso e di collaborazione concreta nel territorio. Dobbiamo quindi ringraziare chi l’ha pensato, costruito e chi ha investito in un progetto che speriamo possa essere esportato”.
Conforti ha inoltre sottolineato che, dai primi incontri di condivisione del progetto con le associazioni del terzo settore, sono già 19 le realtà pronte a testare la piattaforma, caricando i CV di persone in cerca di impiego.
“Auspichiamo che il progetto possa quindi essere l’occasione per supportare concretamente le famiglie, creando le condizioni ideali per l’inserimento nel mondo del lavoro di persone che ne hanno necessità”.
“Il lavoro che c’è o che manca, che si trova o che si è perso, fa la differenza sia nei percorsi di impoverimento che nei percorsi di risalita e di ripartenza. Per questo siamo grati per questo progetto, per chi l’ha pensato e reso possibile. Una opportunità preziosa per offrire stabilità, per restituire dignità e per guardare al presente e al futuro con speranza, in un momento storico segnato da crisi, da guerre, da incertezza e paura,” – ha aggiunto Maria Cecilia Scaffardi, direttrice di Caritas Diocesana.
“Abbiamo aderito con convinzione a questo progetto – dichiarano Vittorio Dall’Aglio e Claudio Franchini, rispettivamente presidente e direttore di Gruppo Ascom Parma – offrendo anche un supporto operativo nella messa in sicurezza della piattaforma, in particolare per quanto riguarda la tutela della privacy.
“Riteniamo che questa iniziativa rappresenti un esempio concreto di responsabilità sociale: Ascom, consapevole delle difficoltà che oggi si incontrano nel reperire determinate figure professionali, soprattutto nel terziario, ma anche della fatica di chi cerca un’occupazione dignitosa, ha voluto contribuire a creare un punto d’incontro reale tra imprese e persone in cerca di lavoro. L’obiettivo è rispondere a un bisogno concreto del territorio, restituendo dignità e prospettiva a chi desidera rimettersi in gioco.
Il progetto è aperto a tutte le altre associazioni di categoria che vorranno unirsi, poiché la sfida dell’inclusione lavorativa riguarda tutti i settori economici, non solo quello del terziario”.
“Dopo una prima fase di analisi dei fabbisogni professionali e di realizzazione della piattaforma gestionale in grado di incrociare richieste di personale da parte delle imprese e curricula delle persone in cerca di lavoro, inizia ora il percorso di collocamento, grazie alla collaborazione di una figura esperta di My Eap, l’agenzia per il lavoro che fin dall’origine del progetto ha sperimentato metodologie di orientamento, formazione e attività di testing della piattaforma attualmente operativa” – ha concluso Claudio Panzacchi, titolare di 360 Life Formazione.
Per maggiori informazioni o per segnalare necessità di personale è possibile scrivere a parma@agenziamyeap.it

