Stazione Mediopadana a Reggio: la Procura indaga

SMA MODENA
lombatti_mar24

02/06/2013
h.19.00

Il procuratore capo di Reggio Emilia Giorgio Grandinetti ha aperto un fascicolo sulla stazione Mediopadana, che sarà inaugurata sabato e diventerà la fermata intermedia dell’Alta velocità fra Milano e Bologna.
Ci sono due filoni di indagine: uno riguarda presunte irregolarità sulla gestione dei subappalti, l’altro ruota intorno a un 59enne, originario di Catania e residente a Reggio, gravato da precedenti penali, tra cui omicidio, e ritenuto affiliato alla cosca catanese dei Cursoti.
Dalle verifiche dei carabinieri sarebbe stato presente dal 2001 prima nel cantiere Tav e poi in quello della Mediopadana come custode, regolarmente assunto. Quattro le persone finite nell’inchiesta: Antonio Simbari, originario del Crotonese, amministratore unico della Si.To Costruzioni; Giovanni Capuci, già presidente del cda di Scarl Sermidese nel Mantovano; Daniele Vegetti, amministratore unico della Vegetti Sns di Piacenza e Salvatore De Luna, amministratore della Cimolai Spa di Pordenone. A loro è contestato l’articolo 21 della legge 646/82: nel cantiere di Mancasale hanno lavorato dipendenti della Si.To Costruzioni come distaccati, tuttavia per questo tipo di contratto,secondo gli inquirenti, mancherebbero i presupposti.
Inoltre, Italferr avrebbe concesso l’autorizzazione al subappalto senza aver chiesto le informazioni antimafia obbligatorie. A De Luna è contestato anche l’articolo 22 della stessa legge perchè avrebbe fatto lavorare fino a marzo 2012 il 59enne come guardiano, nonostante non abbia la qualifica di guardia particolare giurata. (Ansa)