
Il vicino del terzo piano? Il nuovo collega di lavoro? Il marito di nostra sorella??? A quanto pare potremmo essere circondati da infedeli e non rendercene nemmeno conto! Sì perché in base ai dati raccolti su oltre 800.000 iscritti, l’infedele italiano ha 40 anni, è milanese e ha un aspetto fisico tipicamente mediterraneo. E, ovviamente, è uomo. Anche se le donne sono le più numerose a concedersi una scappatella extraconiugale, il 60% degli utilizzatori di Gleeden è infatti di sesso maschile.
E il nostro infedele non fa eccezione: ingegnere, guadagna tra i 30.000 e i 50.000 euro l’anno, ama il cinema, i buoni ristoranti e viaggia spesso; ha un carattere gioioso e affidabile e una natura sportiva: oltre ad amare il calcio (siamo in Italia!) è infatti un buon nuotatore. Del segno dei gemelli, l’uomo infedele si dichiara aperto a ogni tipo di relazione anche se ammette di prediligere quelle di breve durata. Per quanto riguarda le sue preferenze in materia di sesso, infine, l’insospettabile infedele è un tipo avventuroso, che ama fare l’amore in luoghi insoliti, guardare film erotici, ma che non disdegna neanche incontri sessuali più teneri e romantici.
Infedele dopo 3 anni
Ma dopo quanto tempo l’infedele diventa appunto… infedele? E per quale motivo? In base alle risposte fornite da un campione di 13.000 iscritti, 3 anni sembrano il tempo massimo concesso alla fedeltà. La maggioranza degli intervistati dichiara infatti di essersi iscritta al sito di incontri tra il 4° e il 7° anno di relazione (45%), anche se un buon 24% ammette di aver tradito prima dei 3 anni. Solo il 9% ha confessato di aver ceduto al fascino dell’adulterio già nel corso del primo anno, mentre l’11% sembra essere stato più paziente e ha aspettato ben 10 anni prima di concedersi la fatidica scappatella.
Anche se l’infedeltà non aveva certo bisogno di internet per esistere, oggi è senza dubbio diventata più accessibile. Uno studio condotto dalla società francese TNS Sofres ha già infatti provato come possiamo contare una media di 4,7 amanti nel corso della nostra vita, e con l’avvento delle app d’incontri la cifra potrebbe facilmente raddoppiare. Almeno è quello che pensano gli psicologi della Open University di Walton Hall, in Gran Bretagna, che hanno recentemente dimostrato come internet e adulterio vadano oggi a braccetto.
Le ragioni del tradimento
Come prevedibile, è la voglia di evadere dalla routine la prima ragione che spinge a tradire il partner e a cercare emozioni fuori dalla coppia (43%). Non di minor importanza, il sesso, causa dell’infedeltà del 26% degli intervistati. Un 24% dichiara infine di aver ceduto alle lusinghe del tradimento per potersi sentire di nuovo desiderato/a.
Infedeltà 2.0
Per quanto riguarda, infine, i mezzi preferiti per portar avanti la tresca, la maggioranza degli intervistati (36%) utilizza l’app di Gleeden disponibile per smartphone. Lanciata nel 2012, l’app garantisce agli iscritti il massimo livello di privacy e discrezione, impensabili con altri servizi, diventando in breve tempo lo strumento preferito dagli infedeli 2.0. Il 33% rimane ancora un amante tradizionale, preferendo classiche chiamate e messaggi, mentre un buon 27% decide di affidarsi a un più freddino, ma sicuramente efficace, scambio di email.