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27/07/2010
h.16.00
Nessun ritardo della Conferenza territoriale sociale e sanitaria per le richieste dell’Asp Ad Personam sul WCC. Lo ribadisce la presidenza della Ctss in una nota di risposta alle polemiche sollevate dal consigliere regionale Luigi Villani e dall’assessore del Comune di Parma Lorenzo Lasagna.
Come previsto da una deliberazione del Consiglio regionale (la 624 del 2004) – ricorda la Conferenza – l’Assemblea dei soci di Ad Personam il 6 dicembre 2009 ha richiesto il parere preventivo della Ctss sulla trasformazione del patrimonio da indisponibile a disponibile e sulla sua successiva vendita.
Il 18 maggio 2010, nel rispetto dei tempi previsti, la Conferenza ha espresso parere favorevole sulla prima richiesta, mentre per valutare la seconda chiedeva all’Asp di poter visionare il Piano programmatico 2010-2012, fino a quel momento non inviato, interrompendo così il termine per il rilascio del parere obbligatorio.
Il primo giugno l’Asp inviava il Piano, ma tre giorni dopo con un atto del Consiglio di amministrazione – e non dell’Assemblea dei soci, come previsto dalla norma – procedeva all’approvazione degli elaborati di gara del project financing per il WCC che prevedevano la suddetta vendita di patrimonio, senza attendere il parere obbligatorio della Ctss.
Nella seduta del 2 luglio la Conferenza riscontrava, così, l’inutilità di rilasciare un parere preventivo per un atto già compiuto, non senza evidenziare il sospetto circa l’illegittimità del percorso intrapreso da Ad Personam per il WCC, sia per l’organo competente a deliberare (l’Assemblea dei socie e non il Consiglio d’amministrazione) sia per l’avvio senza acquisizione del parere preventivo obbligatorio.