“No alla vendita degli alberghi delle Terme di Salso e Tabiano”

SMA MODENA
lombatti_mar24

02/04/2010
h.17.30

Sono decisamente critici i giudizi del PDL sulla notizia che sarebbe stata avviata da parte di Terme di Salsomaggiore e Tabiano s.p.a. la procedura per la dismissione degli alberghi Porro e Valentini.
Il primo a commentarla è il coordinatore provinciale e appena rieletto Consigliere regionale Luigi Giuseppe Villani: “Se la notizia sarà confermata di certo non sorprende chi, come noi, aveva individuato tra le righe del
fantomatico piano di rilancio di terme la strategia del ragno che portava allo smembramento dell’azienda. Deve essere chiaro che questa operazione, già incominciata con la messa all’incanto del Valentini a seguito del leas back per reperire risorse per chiudere le partite debitorie coi fornitori, se portata a termine con la cessione dell’intero comparto alberghiero, scriverà la parola fine alle possibilità di rilancio dell’azienda. Da tenere in debita considerazione che questa alienazione oltre ad essere apertamente in contraddizione con le ingenti spese affrontate per rammodernare entrambe gli alberghi per uno dei quali la ristrutturazione è terminata da meno di due anni, comporterebbe già la perdita dei posti di lavoro degli stagionali”. 
Il Coordinatore comunale sempre del PDL Gildo Cappucciati punta il dito contro l’operato della nuova gestione della società termale: “In realtà sembra che anche il nuovo cda abbia abdicato alla possibilità di poter gestire in modo razionale e proficuo le attività di Terme di cui gli alberghi costituiscono una enorme potenzialità. Una gestione vera e logica del comparto alberghiero termale infatti è una grande risorsa potenziale per Terme, mentre ora viene vista solo come ultimo piccolo tesoretto da dare in pasto ai debiti. Questo cda nel quale vi sono due membri che già 10 anni fa non hanno brillato, se non se la sente di affrontare la vera sfida del rilancio e della buona gestione di terme, anziché farne uno spezzatino, ceda la mano a chi ha idee e progetti per il futuro delle nostre terme”.
In conclusione arriva anche il commento del Consigliere comunale PDL Lupo Barral: “E’ chiaro che questa strategia dello sfascio della principale azienda della città non può passare. Questa operazione, somiglia sempre più ad una vergognosa svendita. L’amministrazione comunale di centro sinistra, logora e priva ormai di consenso e credibilità, non può calarla sulla testa dei cittadini. Quindi, giù le mani da Terme, e, visto che alle prossime elezioni manca meno di un anno, siano i cittadini a decidere quale schieramento politico proponga il disegno più credibile per il futuro di Terme che poi è il futuro della città.