Nuovi lavori di messa in sicurezza del ponte Verdi a Ragazzola, il sopralluogo della Provincia

SMA MODENA

Al via le opere di messa in sicurezza sul ponte Verdi di Ragazzola che riguarderanno il rifacimento di 35 campate prevalentemente per la parte in alveo (rifacimento marciapiedi, cordoli e soletta con impermeabilizzazione) e il ripristino e potenziamento delle pile in acqua.

Di particolare interesse saranno gli interventi sulle pile in alveo, che saranno effettuati da personale specializzato in lavorazioni subacquee. 

Il ponte Verdi, che attraversa il Po sulla strada provinciale 10 e che collega Polesine Zibello nel parmense con San Daniele in provincia di Cremona, ha una lunghezza di circa 2.560 m.

L’opera, aperta al traffico quarantaquattro anni fa, nel 1980, è stata realizzata in conglomerato cementizio armato con impalcato in cemento armato precompresso. Da circa venti anni dall’apertura ha cominciato a manifestare segni di ammaloramento in particolare nelle travi di impalcato. Probabilmente il progressivo degrado è stato causato da infiltrazioni di acqua piovana e dai sali usati nei periodi invernali.

Da anni quindi, si susseguono interventi sulla struttura. Si è agito prevalentemente sulle travi, con operazioni di vero e proprio restauro, ma durante i lavori sono sempre emerse situazioni nuove di degrado (estese anche sulle pile e sui pulvini) e, soprattutto, peggioramenti strutturali dovuti al passaggio incontrollato di convogli pesanti non autorizzati.

Dei 2.560 m di ponte, 560 attraversano l’alveo del fiume (scavalcano la parte incisa dell’alveo con presenza d’acqua) mentre i restanti 2.000 sormontano la golena fluviale fino a raggiungere l’argine maestro di protezione al fiume sul lato parmense. Il ponte è composto da 60 campate, ogni campata è costituita da 4 travi sulle quali si deve operare singolarmente (per un totale di 240 travi). 

Nel 2021, la Provincia di Parma ha in concluso un appalto per lavori finanziato con 6 milioni di euro dal giunti dal ministero che ha riguardato il ripristino di 21 travi, il consolidamento dei pulvini sulla parte di ponte che attraversa l’alveo inciso del fiume e alcuni ripristini urgenti sui piloni in acqua.

Il mese scorso è stato aggiudicato un nuovo appalto per 14.866.000 euro, grazie a un finanziamento complessivo di 20.000.000 euro, ottenuto sempre dal ministero nell’ambito del programma di ripristino dei ponti su fiume Po.

Ad aggiudicarsi i lavori è stato un consorzio di tre imprese: Steelconcrete Consorzio Stabile di Verona (Mandataria), Locapal di Venezia (mandante) e Nautilus sempre di Venezia (mandante).

La fine lavori è prevista per primavera 2026.

Alessandro Faddapresidente della Provincia di Parma ha definito l’opera quella: “più importante che stiamo affrontando e che permetterà la messa in sicurezza per un lungo periodo il ponte, a beneficio delle attività produttive delle due province. Monitoreremo costantemente i lavori per condividere in tempo reale gli eventuali problemi e non mettere in difficolta nessuno”.

Daniele Friggeri, vicepresidente della Provincia e delegato alla Viabilità ha ringraziato le imprese e gli uffici della Provincia “per la professionalità che stanno dimostrando su quest’opera. I finanziamenti sono stati con determinazione richiesti nelle sedi opportune e oggi raccogliamo i frutti di questo lavoro, un lavoro di squadra che sono sicuro tornerà a mettere a disposizione di tutte le comunità interessate quanto prima questo ponte”.

Presente al sopralluogo anche Alessandro Gattara, sindaco di Roccabianca che commentato: “È dal 2015 che lavoriamo per questo terzo intervento sul ponte, che se non sarà risolutivo, ma sicuramente è un ottimo passo avanti per la sicurezza e le attività economiche delle due provincie”