
Nel suo secondo appuntamento del 2025, dopo l’omaggio veronese a Mozart, il Maestro Oleg Caetani dirigerà la Filarmonica Arturo Toscanini, meglio conosciuta come La Toscanini. Venerdì 31 gennaio alle 20.30 nell’Auditorium Paganini del Teatro Regio di Parma, il celebre direttore d’orchestra dirigerà la formazione in un programma composto da due brani molto amati del repertorio classico.
La serata inizierà con il Concerto per violino di Johannes Brahms, eseguito dal violinista Boris Belkin. Composto nel 1878, questo concerto è celebrato per la sua brillantezza tecnica e profondità emotiva, che lo rendono una pietra miliare della letteratura violinistica.
Il programma si concluderà con la Sinfonia n. 6 in si minore op. 74, conosciuta come la Patetica. Il concerto sarà replicato domenica 2 febbraio nel teatro Guglielmi di Massa alle ore 21.00
“È l’ultimo brano che Pëtr Il’ič Čajkovskij ha composto – dice Caetani -. Rachmaninov era giovane, a quell’epoca e veniva a trovarlo a casa. Il compositore russo in una lettera scrive: ‘Rachmaninov è venuto oggi, mi ha fatto vedere una sonata per pianoforte, una sinfonia, un poema sinfonico e io in quest’anno non ho fatto altro che scrivere semplicemente una sinfonia’. Questo mostra la modestia di questo grande compositore”.
Completata nel 1893, poco prima della sua morte, la Patetica è considerata il testamento musicale di Čajkovskij, offrendo un viaggio profondo attraverso la malinconia, la passione e la risoluzione finale. “La Patetica – prosegue il Maestro – è una sinfonia molto moderna per la sua epoca. È la prima, dopo Beethoven, che finisce con un tempo lento, ed è l’unica prima di Mahler che termina con un tempo lento. Čajkovskij aveva pensato di finirla con lo Scherzo e l’ha invertito all’ultimo momento per concluderla con un tempo lento. I tempi che scelgo sono legati ai metronomi che Čajkovskij non utilizzava nei suoi brani precedenti e sono molto indicativi dei tempi che voleva. Si tende a eseguire questo finale troppo lento e a non rispettare tutti i ‘ritardanti’ o ‘ritenuti’, che sono due cose diverse, ‘accelerandi’ o ‘animandi’ come sono scritti. Io mi sento un po’ un Harnoncourt della Patetica perché rispetto assolutamente tutti i tempi scritti”.
† La cananea che convertì Gesù: un’altra stella femminile che brilla nei Vangeli (di Andrea Marsiletti)
Programma
OLEG CAETANI direttore
BORIS BELKIN violino
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI
Johannes Brahms Concerto per violino
Pëtr Il’ič Čajkovskij Sinfonia n. 6 “Patetica”
BIOGRAFIE
Oleg Caetani è considerato uno dei più grandi direttori della sua generazione, sia nel repertorio sinfonico che in quello operistico. Nel corso della sua carriera ha diretto in tutto il mondo dal Teatro alla Scala di Milano al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, dalla Royal Opera House di Londra all’Opera House di San Francisco, dal Musikverein di Vienna al Lincoln Center di New York, dalla Suntory Hall di Tokyo alla Sydney Opera House, dall’Accademia di Santa Cecilia a Roma alla Staatskapelle di Dresda, dai Muenchner Philharmoniker all’Orchestra del Mozarteum, dall’Orchestra Sinfonica Svetlanov all’Orchestra Yomiuri, dalla Syndey Symphony all’Orchestra Sinfonica di Montreal lavorando con alcuni dei più grandi solisti come Marta Argerich, Sviatoslav Richter, Danil Trifonov, Vadim Repin, Misha Maiisky, Gautier Capucon, Viktoria Mullova, Emmanuele Pahud e molti altri ancora.
Caetani considera Nadia Boulanger la fonte ispiratrice della sua carriera che dopo aver scoperto il suo talento, l’ha iniziato allo studio della musica e gli ha trasmesso il suo approccio filosofico alla vita, legato a Montaigne, che tutt’oggi lo caratterizza.
Al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma ha frequentato la classe di direzione d’orchestra di Franco Ferrara e ha studiato composizione con Irma Ravinale. All’età di 17 anni ha debuttato come direttore in una sua produzione (da lui ideata) de Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi e altri madrigali.
Dopo aver studiato tutte le Sinfonie di Shostakovich con Kiril Kondrashin al Conservatorio di Mosca, si è diplomato con Ilya Mussin al Conservatorio di San Pietroburgo. Vincitore del concorso RAI di Torino e del Concorso Karajan a Berlino, ha iniziato la sua carriera all’Opera di Stato di Berlino “Unter den Linden” come assistente di Otmar Suitner.
La profonda esperienza di Caetani, che ormai conta ben quaranta anni di carriera, in particolar modo nel repertorio operistico di Verdi, Puccini, Mussorgsky e Wagner (incluse diverse produzioni de “Ring” di Wagner) ha influenzato il suo approccio interpretativo nell’ambito del XX secolo.
Nel 2005 Oleg è stato Designate Music Director all’ENO, dal 2002 al 2005 è stato Designate Music Director della Melbourne Symphony Orchestra e dal 2005 al 2009 direttore musicale e direttore artistico della stessa orchestra. Negli anni precedenti Caetani è stato direttore principale della Staatskapelle Weimar, Primo kapellmeister dell’Opera di Francoforte e GMD a Wiesbaden e a Chemnitz.
Dall’anno 1999 Caetani ha portato avanti un rapporto particolarmente stretto con LaVerdi di Milano e con quest’ultima ha anche partecipato ad una serie di tournée in Sud America (2003), Spagna (2009) e Salisburgo (2016 – Schumann Symphonic Cycle). Nell’aprile 2008 ha diretto La Verdi in un concerto offerto dal Presidente della Repubblica Italiana a Papa Benedetto XVI in Sala Nervi e trasmesso in diretta Eurovision TV.
La musica di Shostakovich ha sempre costituito un ruolo centrale nel suo repertorio. Caetani ha tradotto il libretto de Il Naso dal russo al tedesco per la sua produzione a Francoforte nel 1991; ha diretto la prima italiana dell’operetta “Mosca Cheriomushki” nel 2007 e ha diretto in molti paesi diversi prime di opere, concerti, balletti e suites di Shostakovich; infine ha anche registrato l’unico ciclo completo di sinfonie di Shostakovich con LaVerdi di Milano mai registrato in Italia fino ad adesso. I CD hanno vinto diversi premi 10/10 da Classical Today in USA, ffff Télérama in Francia e Record Geijutsu in Giappone.
Le sue registrazioni delle Sinfonie complete di Alexander Tasman, pubblicato da Chandos, hanno vinto tre Diapason d’Or nel 2006 e nel 2008; le sue Sinfonie complete di Charles Gounod per CPO (inclusa la 3a Sinfonia scoperta da Caetani stesso) hanno anche vinto un Diapason D’or a gennaio 2015.
Nel 2001 ha debuttato alla Scala di Milano con Turandot, tornando in seguito nel 2005 per dirigere Otello. Ha aperto la stagione 2001 del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con Don Pasquale.
Recenti impegni includono Khovanchina, Sir John In Love di Vaughan Williams, Madama Butterfly, Boheme e Tosca presso l’English National Opera, The Flying Dutchman al Teatro dell’Opera di Roma, L’enfant et les sortilèges al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi, La Voix Humaine assieme a Il castello di Barbablù, Don Carlos a Colonia, Madama Butterfly a Berlino e Oslo, Tosca alla Royal Opera House di Londra, Lady Macbeth di Mzensk all’Opera di Oslo, Tosca all’Opera di San Paolo , Tosca e Turandot al Mariinsky Opera House, Il Prigioniero di Dallapiccola e Norma di Bellini con l’Orchestra Mariinsky durante il Festival Stars of the White Nights a San Pietroburgo, Lady Macbeth di Mzensk a Helsinki, Les Pecheurs des Perles e Così fan tutte a Trieste e Otello a Weimar.
Filarmonica Toscanini. I documenti storici attestano l’esistenza di un’orchestra in piena attività a Parma fin dai Farnese e dai Borbone.
Il 10 maggio 1975 nasce l’Orchestra Stabile dell’Emilia-Romagna che nel 1977 ottiene il riconoscimento di Istituzione Concertistico Orchestrale, ed è nel 1982, in occasione delle manifestazioni per i venticinque anni dalla scomparsa di Toscanini, che l’Orchestra prende il nome di Orchestra Sinfonica dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini.
I 65 professori stabili e un’orchestra di ragazzi realizzano un’intensa attività in Italia e all’estero sotto la guida di grandi direttori come Soudent, Bellugi, Gavazzeni, Delman. E’ del 1985 il primo concorso di direzione d’orchestra Arturo Toscanini dedicato ai giovani futuri direttori.
Nuove sono le esigenze nel mondo musicale. L’orchestra viene dotata di un organismo gestionale più efficace che ridà slancio alle attività gestendo teatri nel territorio e avviando un nuovo settore produttivo: quello lirico.
Nel 1994 nasce la Fondazione Arturo Toscanini.
Nel 2002 Le attività si moltiplicano e nasce l’esigenza di distinguere le attività in regione da quelle in giro per il mondo. Nasce così la Filarmonica Arturo Toscanini che debutta al Festival di Strasburgo sotto la guida di Lorin Maazel.
La Filarmonica intraprende un’attività sinfonica brillantissima sotto la guida di direttori e solisti di assoluta fama internazionale.
Superate alcune difficoltà e strutturato un nuovo assetto dirigenziale la Fondazione si presenta con nuovi obiettivi e nuova strategia produttiva che mira da un lato a snellire le attività avvalendosi della collaborazione con i teatri della regione, dall’altro a creare osmosi e complementarietà tra la Filarmonica e l’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna rendendole di fatto due articolazioni di un medesimo organismo sinfonico.
La Filarmonica viene destinata all’esecuzione del grande repertorio sinfonico, mentre l’Orchestra Regionale viene dedicata alla promozione della cultura musicale sul territorio, dell’attività lirica e della formazione del pubblico.
In occasione dei 150° anniversario della nascita di Arturo Toscanini, il 25 marzo 2017 la Fondazione Arturo Toscanini inaugura la sua nuova sede: il Centro di Produzione Musicale “Arturo Toscanini”.
In collaborazione con il Comune di Parma e altri enti italiani, la Fondazione Toscanini fa parte del comitato esecutivo per le Celebrazioni del 150° anniversario della Nascita di Arturo Toscanini e si propone di diffondere e valorizzare tutte le iniziative organizzate a livello nazionale dedicate al Maestro.