Giovedì 12 dicembre si è tenuto il tavolo di conciliazione in Prefettura, a seguito dello Stato di agitazione messo in atto dalla segreteria provinciale di Parma di Uil-Fpl contro la direzione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma.
Le problematiche messe in luce da Uil Fpl riguardano: “gravi criticità nell’abbattimento delle liste di attesa, gravissima carenza di organici nell’area comparto, grave condizione di disparita nel trattamento mensa per i dipendenti e fuga generalizzata delle professionalità”.
L’Aou di Parma, rappresentata dalla presenza del direttore amministrativo, continua a confermare a tutti i lavoratori che la dotazione di personale è in esubero e che sono state poste in essere moltissime assunzioni nel recente periodo. Ammettono però che sussista qualche criticità organizzativa, ma di lieve entità e del tutto fisiologica rispetto ad una grande organizzazione quale è L’Aou di Parma.
“Dunque a quanto ci è parso capire le sofferenze, i carichi di lavoro eccedenti, l’inconciliabile rapporto tra tempo lavoro e tempo vita, oltre alla precaria sicurezza lavorativa, dei nostri lavoratori sono solo percezioni psicologiche”, ha commentato il segretario generale Uil-Fpl Biagio Ambra, “anche le rimostranze, che nelle sedi istituzionali, sono state più volte avanzate dai vertici intermedi aziendali (coordinatori e dirigenti) sarebbero frutto di immaginazione”.
Nonostante le opportune e circostanziate opposizioni poste dalla Uil-Fpl, alla presenza del Prefetto, l’Azienda Ospedaliero Universitaria continua a mantenere la propria posizione.
“Abbiamo denunciato fortemente che non si può continuare a conteggiare il personale solo dal punto di vista amministrativo, senza tenere conto di quanti di questi sono deviati a mansioni differenti rispetto al profilo”, denuncia il segretario Uil-Fpl, “perché non considerano quanti sono realmente coinvolti nell’assistenza? La carenza di personale aumenta i carichi di lavoro, peggiorando le condizioni di lavoro e di sicurezza per le nostre lavoratrici e lavoratori”.
“La direzione Aou di Parma non può continuare a giustificare le difficoltà organizzative per via delle donne che scelgono liberamente la gravidanza o perché i Care Givers sono chiamati a curare i propri cari.”, tuona indignato il segretario generale Uil-Fpl, “Gli istituti contrattuali non sono elemento di contrattazione sull’efficienza. Il diritto di essere madri/padri così come il diritto di curare o curarsi non possono essere messi sulla bilancia rispetto al mandato economico di efficienza.”
Anche sul versante legato al diritto alla mensa la direzione Aou giustifica le insopportabili disparità di trattamento sulla base di un contratto ormai già firmato con il fornitore del servizio e la Uil-Fpl ha decisamente rigettato queste giustificazioni perché un contratto stipulato in modo unilaterale con una parte privata non può giuridicamente sovrastare le norme imposte dal Ccml.
Preso atto, al termine del tavolo di confronto, della mancanza di alcuna reale proposta conciliatoria rispetto alla mobilitazione sindacale, la UIL-FPL ha responsabilmente dichiarato di continuare lo stato di agitazione.
Contemporaneamente è stata convocata un’assemblea libera presso il padiglione direzionale del “Maggiore” con un presidio pubblico di denuncia che ha richiamato l’interesse della stampa locale e, durante i saluti ufficiali che il direttore generale fresco di nomina come assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna, prestava ai dipendenti nella sala congressi, è stato messo in atto un “flash mob” imprevisto che ha silenziato l’evento per alcuni minuti.
“Siamo determinati ad usare qualunque strumento lecito per proteggere gli interessi dei lavoratori e della salute dei nostri cittadini” ha dichiarato il segretario generale Uil-Fpl Biagio Ambra.