Ospedale Maggiore, tutelare servizio e occupazione

28/04/2012
h.14.00

La segreteria della CGIL di Parma giudica inaccettabile il licenziamento di fatto di dodici addetti dell’appalto del trasporto interno dei degenti presso l’Ospedale Maggiore di Parma.
L’appalto in questione è stato nei mesi scorsi sotto i riflettori per la palese irregolarità delle ditte che gestivano il servizio, per i mancati pagamenti delle retribuzioni e per inadempienze contrattuali condannate anche dal tribunale a seguito della vertenza legale intrapresa dalla FILT CGIL che rappresenta i dipendenti.
E’ bene ricordare, che se il servizio in questi anni è proseguito senza disagi per i cittadini e per gli ammalati, è stato per il senso di responsabilità dei circa 35 dipendenti che ora vengono ripagati in questo modo.
Medesimo senso di responsabilità dimostrato dai sindacati di categoria FILT e Funzione Pubblica che hanno sempre perseguito la ricerca di soluzioni condivise consapevoli della delicatezza del servizio in questione.
L’epilogo che pareva profilarsi nelle ultime ore è semplicemente inaccettabile.
La disponibilità, frutto della mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, pervenuta oggi da parte di Azienda Ospedaliera, e delle cooperative Proges e CIDAS di riaprire il confronto, presso la Provincia, già nella giornata di lunedì 30 aprile è un segnale importante. Nel verbale oggi sottoscritto tra Azienda Ospedaliera, Provincia di Parma, Organizzazioni sindacali di categoria e confederali e RSU c’è l’impegno dell’impegno dell’Azienda Ospedaliera a rivedere l’appalto anche dal punto di vista organizzativo per garantire la riassunzione dei soggetti subentranti della totalità del personale precedentemente assunto a tempo indeterminato.

CGIL Parma
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L’Unione Sindacale di Base esprime solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori licenziati dopo anni di servizio presso l’Ospedale Maggiore di Parma.
L’ Associazione Temporanea d’Impresa, che inizialmente raggruppava Croce Azzurra, Croce Verde e Croce Italia-Marche, dopo due anni è fallita e 50 addetti sono stati licenziati. Molti di loro hanno anche venti anni di esperienza nel settore. L’azienda Ospedaliera di Parma ha affidato il servizio a due cooperative: Proges ha assorbito 10 addetti e Cidas ne ha assunti 28, ma 12 lavoratori sono rimasti esclusi.
Nell’esprimere loro vicinanza e solidarietà non possiamo esimerci nel dare un giudizio nettamente negativo sulle logiche degli appalti e delle esternalizzazioni che, oltre abbassare il costo del lavoro, rendono i lavoratori ostaggio del mercato e licenziabili anche con contratto a tempo indeterminato.
Numerose ditte esterne e soprattutto cooperative, in molti casi vere e proprie centrali dello sfruttamento, operano all’interno dell’Ospedale con orari, ritmi, garanzie e stipendi inferiori rispetto ai dipendenti ospedalieri.
Va ad aggiungersi l’esposizione di questi lavoratori, oggi resa più evidente dalla crisi economica, al licenziamento se l’appalto del servizio esternalizzato non è fruttuoso o se le “ristrutturazioni” delle cooperative o delle ditte appaltanti esigono una riduzione dei costi che si traduce sempre in una riduzione di personale.
Non è possibile trattare i lavoratori e le lavoratrici come merce!
Unione Sindacale di Base condanna quella logica che privilegia il mercato a danno dei servizi pubblici essenziali come il trasporto dei pazienti.
Fermiamo le esternalizzazioni dei servizi ospedalieri ai privati e alle cooperative!
L’Unione Sindacale di Base da sempre si batte per reinternalizzare e ripubblicizzare i servizi e si rende disponibile sin da ora a dare massimo appoggio ai lavoratori e alle lavoratrici licenziati.

Unione Sindacale di Base
Federazione Provinciale Parma
Unione Sindacale di Base – Sanità

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