Parma: 30enne trovato in possesso di documenti ed effetti personali rubati

di AndreaMarsiletti2

Durante un servizio di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione di Vigatto hanno fermato un uomo incappucciato che si aggirava con fare sospetto nell’area residenziale di Strada Langhirano. Durante il controllo, l’uomo è stato trovato in possesso di documenti personali intestati a terze persone, per i quali erano già state sporte denunce di smarrimento.

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Vigatto hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 30enne straniero, ritenuto il presunto responsabile di ricettazione di documenti personali, a seguito delle necessarie verifiche.

L’episodio è avvenuto la sera del 28 ottobre, quando una pattuglia della Stazione di Vigatto, impegnata in un servizio di prevenzione nella zona di Strada Langhirano, ha notato un individuo incappucciato che si aggirava con comportamento sospetto tra le auto parcheggiate in un’area residenziale. I Carabinieri hanno immediatamente fermato l’uomo, identificandolo come un 30enne straniero residente in una zona della città distante dal luogo del controllo.

L’atteggiamento particolarmente nervoso e insofferente del sospetto ha spinto i militari a proseguire con un controllo approfondito, sospettando che potesse occultare qualcosa di illecito. La loro intuizione si è rivelata corretta: nelle tasche dei pantaloni del 30enne, oltre ai suoi documenti, sono stati trovati diversi altri documenti e tessere intestati a cittadini italiani del tutto estranei all’uomo.

In particolare, il sospettato aveva con sé due patenti di guida, una tessera sanitaria, un abbonamento TEP e un portatessere, tutti intestati a tre persone diverse, senza alcun legame tra loro. Quando i Carabinieri gli hanno chiesto spiegazioni sulla provenienza di questi documenti, l’uomo ha esitato e non è riuscito a fornire una versione plausibile.

Per questo motivo, il 30enne è stato accompagnato in caserma per gli accertamenti di rito. I Carabinieri hanno avviato immediatamente un’indagine attraverso le banche dati interforze, riuscendo a rintracciare i legittimi proprietari di ciascun documento. Gli accertamenti hanno rivelato che alcuni dei documenti erano già stati denunciati come smarriti, mentre altri risultavano essere il frutto di furti o altre attività illecite, con le relative denunce presentate dai proprietari già diversi mesi prima.

Al termine della rapida indagine e dopo il sequestro dei documenti per restituirli ai legittimi proprietari, per il 30enne sono emersi gravi indizi di colpevolezza. Per questo motivo, è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per ricettazione.

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