
“A Parma quattro graffitari, che avevano deturpato qualunque cosa trovata sul cammino, sono stati individuati dalla Polizia locale: quattro giovani tra i 16 e i 18 anni. E adesso? Pagheranno davvero per quello che hanno fatto? Risarciranno i danni causati? Ripuliranno ciò che hanno imbrattato? Domande legittime se si pensa che gli atti vandalici restano, nel nostro Paese, pressoché impuniti.
Per questo è assolutamente necessario che si calendarizzi in fretta il progetto di legge a mia prima firma, che prevede importanti modifiche all’art. 639 del codice penale. Modifiche che introducono numerose novità sul fronte della punibilità per chi deturpa e imbratta cose mobili o immobili altrui. In primo luogo, si prevede la procedibilità d’ufficio per tutti i casi di imbrattamento (anche su beni privati). La pena detentiva viene inoltre elevata fino a un massimo di un anno se il fatto è commesso su mezzi di trasporto pubblici o privati e fino a un massimo di due anni se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico, prevedendo in tal caso anche una sanzione pecuniaria che viene portata fino a 7.000 euro. In caso di recidiva, inoltre, la pena detentiva è elevata a un massimo di tre anni. Viene inoltre previsto che il giudice disponga in ogni caso la ripulitura e il ripristino delle cose o dei luoghi deturpati e la pena accessoria dell’obbligo di prestare attività non retribuita a favore della collettività.
Viene inoltre introdotto il ripristino e la ripulitura dei luoghi, o la refusione delle spese a tal fine sostenute, anche quando la sentenza dichiari estinto il reato per esito positivo della messa alla prova nonché con il provvedimento che riconosce la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto. Auspico che il progetto di legge sia calendarizzato quanto prima per avviare una discussione sul problema del vandalismo che ha assunto dimensioni davvero preoccupanti. Voglio ricordare che proprio a Parma è stata FI a sollevare il problema ed a richiamare il Comune ad un maggiore impegno di controllo e di intervento.”
Enrico Aimi, senatore e coordinatore regionale per Forza Italia.