Un blitz scattato all’alba del 1° novembre ha portato i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Parma a scoprire un importante traffico di cocaina gestito da due fratelli di origini straniere, di 19 e 21 anni, residenti in città. I militari hanno sequestrato quasi 800 grammi di cocaina, oltre a denaro contante, sostanze da taglio e materiale per il confezionamento.
L’indagine nasce da un precedente arresto avvenuto lo scorso giugno, quando due stranieri erano stati fermati a bordo di un’auto con oltre un chilo di cocaina. Uno dei due, il 19enne, era stato posto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Ma durante i consueti servizi di prevenzione e di controllo delle persone private della libertà, hanno notato un insolito via vai di persone nei pressi dell’abitazione del giovane. Questo dettaglio, apparentemente insignificante, ha insospettito i militari che hanno deciso di approfondire la situazione. L’intuizione si è rivelata fondata.
Dopo aver informato la Procura della Repubblica di Parma, i militari hanno ottenuto un decreto di perquisizione. All’alba, un dispositivo rinforzato — con personale in uniforme e in borghese — ha fatto irruzione nell’appartamento, bloccando tutte le possibili vie di fuga.
All’interno si trovavano entrambi i fratelli. La perquisizione ha permesso di rinvenire cinque bustine di cocaina (30 grammi) e 800 euro in contanti nascosti in un cuscino, oltre a due grossi involucri contenenti circa 760 grammi di cocaina occultati nella terra di un vaso sul balcone. Trovati anche un chilo di sostanza da taglio sotto al materasso, 10 grammi di hashish in cantina e in garage, e materiale per il confezionamento.
Dopo i test con il Narkotest, le sostanze sono risultate positive alla cocaina. Il 21enne è stato arrestato e condotto in carcere; il fratello minore, già ai domiciliari, è stato denunciato.
Nei giorni successivi, il Gip del Tribunale di Parma ha convalidato l’arresto del maggiore, confermando la custodia cautelare in carcere. Per il 19enne, invece, è arrivato un aggravamento della misura: anche lui è stato trasferito in carcere il 4 novembre, dopo la notifica del nuovo provvedimento restrittivo.
L’operazione ha consentito ai Carabinieri di disarticolare un canale di spaccio attivo sulla piazza parmense, dimostrando l’efficacia del monitoraggio costante sulle persone sottoposte a misure restrittive.


