
Ci sono luoghi dove il tempo rallenta, dove la qualità richiede pazienza, dove l’eccellenza è un’arte che si misura in mesi o addirittura anni. Parma2064 è uno di questi luoghi. Si trova a Fidenza, proprio all’uscita del casello A1 dell’autostrada. Si tratta di una cooperativa che propone tutta la filiera del Parmigiano Reggiano, occupandosi con autentica passione di tutte le fasi fondamentali: coltivazione dei campi, allevamenti, mungitura, trasformazione del latte, stagionatura del formaggio, fino alla vendita nel proprio spaccio. Qui nasce il Parmigiano Reggiano pluripremiato, che non è solo un formaggio, ma una dichiarazione d’amore al territorio.
Sabato 31 maggio
Parma2064 suggerisce un viaggio meraviglioso, invitando a visitare il caseificio di Fidenza. Si comincia sabato 31 maggio, alle 8:45. Le guide di Archeovea (impresa culturale che fa parte della Rete Visit Emilia) conducono i visitatori attraverso un percorso iniziatico nel mondo del Parmigiano Reggiano. Si vedrà nascere il formaggio, si assisterà al miracolo della trasformazione del latte in “oro solido”, fino al magazzino di stagionatura, un luogo che ha la solennità di una cattedrale.
Le scalere (ovvero le scaffalature) cariche di forme sono uno spettacolo. E il finale è dedicato all’esperienza della degustazione guidata: cinque stagionature diverse, da 24 a 60 mesi. Un viaggio temporale attraverso il palato, dove si scopre che il Parmigiano Reggiano migliora invecchiando. Il tutto costa 15 euro per persona. I bambini entrano gratis fino a 6 anni, oltre pagano 5 euro.
Necessaria la prenotazione qui: https://tinyurl.com/31MAGGIOCONPARMA2064
Alla fine della visita guidata si riceve un voucher per entrare gratuitamente al Museo del Parmigiano Reggiano di Soragna, distante poco più di 6 km dal caseificio.
Sempre a Soragna si può entrare nella Rocca Meli Lupi, una fortezza imponente che racconta secoli di storia e potere, dove ogni stanza sussurra storie di intrighi nobiliari e strategie dinastiche.
Sarebbe imperdonabile lasciare la Bassa parmense senza rendere omaggio al suo figlio più illustre: Giuseppe Verdi. A Roncole di Busseto, a soli 6 km da Soragna, è possibile visitare la sua casa natale. È qui che il Maestro mosse i primi passi e ascoltò le prime note musicali, ignaro che un giorno il suo “Va’ pensiero” sarebbe diventato l’inno non ufficiale dell’identità italiana.
E poiché in Italia cultura e gastronomia sono inseparabili, accanto alla casa di Verdi c’è il Salumificio Dallatana. Qui è possibile fare provviste di Culatello di Zibello DOP, Strolghino di Roncole Verdi e altri salumi tipici di Parma.
A Busseto, il Teatro Verdi rappresenta un paradosso tutto italiano: porta il nome di un compositore che non vi mise mai piede, per diverse ragioni, che la guida del Teatro svelerà.
Di fronte al Teatro, sotto i portici, una targa bianca segna l’ingresso di Casa Barezzi – un luogo che racconta una delle più belle storie di mecenatismo e amicizia. Antonio Barezzi non fu solo il finanziatore degli studi di Verdi, ma anche suo suocero e, soprattutto, una figura paterna. Quando il destino colpì crudelmente il compositore, portandogli via prima i due figli e poi la moglie Margherita (figlia di Barezzi), fu proprio l’affetto del suocero a sostenerlo. Un rapporto che andava oltre il denaro e la parentela, fondato su stima reciproca.
Domenica 1° giugno
Prima domenica del mese: tutti i musei statali sono gratuiti. Un’occasione perfetta per visitare la Galleria Nazionale di Parma e il magnifico Teatro Farnese, parte del complesso monumentale della Pilotta. Il biglietto gratuito darà accesso anche al Museo Archeologico, alla Biblioteca Palatina e al Museo Bodoniano. Generalmente questo biglietto costa 18 euro, ma il 1° giugno sarà gratuito.
E per chi cerca una storia d’amore che non sia finita in tragedia (rara nell’opera verdiana), il Castello di Torrechiara a Langhirano racconta la passione tra Pier Maria Rossi e Bianca Pellegrini – un dono d’amore in pietra che ha resistito al passare del tempo.
Anche in questo caso il biglietto di ingresso nella giornata domenica 1° giugno è gratuito (altrimenti sarebbe di 5 euro).
Lunedì 2 giugno
Domenica 2 giugno è festa nazionale, quindi meglio approfittare per ammirare (ultimo giorno!) la mostra “Correggio 500” a Parma. Un pittore che ha saputo catturare la luce come pochi altri, trasformando soffitti in visioni celestiali e pareti in finestre sull’infinito.
Tre giorni di emozioni, sapori, storia e arte. Un triangolo perfetto: formaggio, musica e pittura. L’Emilia in tre atti, come un’opera di Verdi, dove il finale lascia sempre con la voglia di un bis.