“Finalmente un’ammissione: siamo fuori dall’Expo 2015”

SMA MODENA
lombatti_mar24

01/03/2014
h.14.30

Fumo, solo fumo e ancora più fumo. Questo l’amministrazione comunale si appresta a venderci sul tema Expo 2015. La notizia dei lavori del tavolo incaricato di mettere a punto le iniziative possibili per portare nientepopodimenoche “Parma a Milano” e “a Parma da Milano” un buon numero di visitatori dell’Expo è di quelle che dovrebbero farci fare un sorriso, se non fosse che non c’è nulla da ridere nel perdere questa occasione che con ogni probabilità polarizzerà tutte le attenzioni e le risorse nel 2015.
Basta capire da chi è composto il tavolo coordinato dal Comune di Parma per capire che qualcosa non va. Comune, Università, Fiere di Parma, Alma e i vari consorzi di prodotti tipici, tutti insieme appassionatamente in splendido isolamento, senza un referente milanese, senza alcuna traccia di coordinamento con l’organizzazione dell’Expo. Disarmante la dichiarazione dell’assessore alla Cultura Laura Ferraris la quale ammette candidamente “L’Expo funzionerà tendenzialmente come sistema autonomo e Milano si presenterà con proposte di altissimo livello. Pertanto la nostra presenza potrà avere un significato se saremo capaci di valorizzare i nostri prodotti”.
Tradotto significa che mentre l’intero sistema Italia si appresta a convergere su Milano, Parma lavorerà per i fatti suoi con l’ambiziosissimo obiettivo di mettere a punto, da sola, iniziative capaci di attrarre visitatori per conto suo. Mentre a Milano andrà letteralmente in scena il mondo, ci si aspetta che la gente venga a Parma. Io non voglio fare del disfattismo e non metto certo in dubbio la competenza e le qualità degli attori locali coinvolti, ma questa è una partita che andava giocata in tutt’altro modo, magari raccogliendo il testimone di quanto era stato fatto dalla Giunta precedente e dando seguito agli accordi che erano stati presi già nell’ottobre 2010.
Purtroppo questa vicenda mette in luce tutta la debolezza della nostra amministrazione in tema di relazioni con altri territori. Nulla è stato fatto, per quanto io ne sappia, per parlare con Milano, ma neanche con Bologna o con gli altri capoluoghi dell’Emilia. Piacenza, per dirne uno, sta lavorando da anni sull’expo e sarà parte integrante della kermesse milanese. A questo punto sarebbe stato più coerente dire che non eravamo interessati a questo evento. E invece si è scelto di imbastire un tavolo di confronto che magari metterà in campo anche buone idee ma che alla fine non sarà in grado di promuoverle o anche solo a portarle all’attenzione delle centinaia di migliaia di visitatori che arriveranno da tutte le parti del mondo. Parma dalla questione della fermata medio padana dell’alta velocità in poi ha perso troppe occasioni di sviluppo cullandosi in una pericolosissima auto referenzialità. Questo è un tema che prima o poi dovremo avere la capacità di porre seriamente cercando di rompere davvero una continuità che questa amministrazione sembra voler nei fatti ampiamente garantire.