Parmigiani in vacanza, il Mediterraneo resta la destinazione top. Esplosioni di richieste alle agenzie di viaggi

Elisa Iotti (Agenzia Oltretorrente)

I due anni di restrizioni, tra lockdown e paure di contagio, hanno fatto riesplodere nei parmigiani la voglia di vacanza. E l’estate 2022 è quasi in overbooking. Ma cosa è cambiato dopo la pandemia? Quali sono le mete più gettonate? La guerra alle porte dell’Europa ha frenato la voglia di andare in vacanza o ha fatto cambiare meta? Ne abbiamo parlato con due agenzie di viaggi, una di Parma e una di Langhirano per capire le tendenze di questa caldissima estate.

“C’è in effetti un’epoca pre e una post Covid, anche nel settore vacanze – ci spiega ELISA IOTTI titolare dell’agenzia Oltretorrente di Parma -. Il nostro settore è ripartito dopo due anni di stop, ma capiremo fra qualche tempo cosa è cambiato. In ogni caso, poco dopo Pasqua, a metà maggio è esplosa la stagione, sono cominciate ad arrivare le richieste e si è riempito tutto giugno, luglio, agosto e metà settembre. Credo però che l’offerta non sia stata adeguata alla domanda, quindi fra qualche tempo tireremo le somme. Tutti volevano partire e l’hanno fatto, ma probabilmente non avranno trovato il livello dei servizi di due anni fa, anche per le carenze di personale. Questo credo sia un anno di transizione”.

Oltretorrente viaggi si è specializzata su una clientela nella fascia 40-50 anni. Che scelte hanno fatto?

Sono persone che preferiscono “viaggi su misura” e fuori dallo standard da catalogo. In sostanza vogliono uscire dal pacchetto classico, fare ciò che vogliono però guidati. Sono disposti a spendere un po’ di più per affidarsi a professionisti ed essere più sicuri dopo precedenti esperienze deludenti con il fai da te.

Quali le mete preferite dell’estate 2022?

Tra le mete di quest’anno, in particolare tra chi ha prenotato in anticipo, posso citare Madeira, Porto Santo e le Azzorre. Luoghi che ho sempre proposto, perché molto interessanti, ma che non sono mai stati presi troppo in considerazione. Invece quest’anno erano i clienti a chiedere. La motivazione che molti hanno riferito era quella di stare lontani dai problemi geopolitici, dalla guerra. Ho il sospetto però che ne abbia parlato Licia Colò la domenica sera nella sua trasmissione “Eden”, in onda su La7, perché le richieste più strane mi arrivano sempre il lunedì, sarà un caso? Poi molto Mediterraneo, soprattutto all’estero, in particolare le isole: le Baleari, la Grecia. Fra le mete italiane Lampedusa, le Egadi, le Eolie, Sicilia e Sardegna. Molto mare e molta meno montagna rispetto ai due anni passati.

E i viaggi oltre Oceano?

Fanno ancora un po’ fatica a decollare i viaggi lunghi un po’ perché le restrizioni sono state tolte tardi, un po’ perché le persone temono di finire in quarantena lontano da casa. Noto poi molto timore nel prenotare le vacanze invernali, forse per ragioni economiche o più probabilmente per la paura di nuove restrizioni. I fornitori stessi sono molto cauti nel proporre preventivi.

I parmigiani hanno preferito puntare su più week end o su settimane?

Direi che, rispetto all’anno scorso, abbiamo venduto più settimane.

E il timore della cancellazione dei voli è stato un freno?

Il problema c’è ma è meno grave di quanto non abbia riferito la stampa. Le persone però sono un po’ spaventate è vero. Ciò che accade è che ogni tanto cancellano un volo, si perdono molti bagagli, ci sono ritardi e gli aeroporti sono piuttosto congestionati.

CINZIA FELLETTI è invece titolare dell’agenzia Sunvalley Travel di Langhirano che si rivolge a un ampio comprensorio in collina.

Felletti è d’accordo nel dire che quest’anno si è ripreso ad andare all’estero e le destinazioni principali, sono state nel Mediterraneo: “In particolare Spagna e Grecia, soprattutto le isole. Ha ripreso anche il Mar Rosso che era rimasto fuori dal circuito per paura della pandemia e poi per la gestione sicurezza dal punto di vista sanitario. In realtà sono posti sicuri soprattutto, per quanto riguarda i villaggi a gestione italiana. Anche le richieste per la Tunisia in questo senso sono aumentate. Le destinazioni prevalenti sono comunque europee, dobbiamo considerare una percentuale rilevante di persone che non hanno la vaccinazione e che quindi non hanno il via libera per diversi paesi. C’è comunque gran voglia di ripartire.

E gli scioperi hanno influito?

A luglio, molti hanno atteso per paura di voli cancellati o ritardi; quindi una parte di indecisi si è mossa all’ultimo momento e hanno dovuto accontentarsi delle destinazioni rimaste. Quest’anno la prenotazione last minute sono state penalizzate, a differenza dello scorso anno. Le destinazioni turistiche sono piene e i vettori hanno ridotto il numero di voli perché gli aeroporti non sono riusciti a gestire bene la ripresa, forse immaginavano un numero minore di passeggeri.

Quale è l’identikit del viaggiatore che si è rivolto a voi?

Soprattutto le coppie, di tutte le età e le famiglie con un figlio. Le famiglie numerose hanno avuto un po’ di problemi di costi. La tendenza è, soprattutto ora, di accorciare il periodo di vacanza. Si fa però fatica a trovare disponibilità ed elasticità da parte degli operatori, in particolare nelle settimane centrali di agosto.

Il turismo è in ripresa insomma.

Decisamente in ripresa, ma è facile dopo due anni di niente o quasi. Le aspettative erano molto alte sul 2022 e tutte le premesse c’erano. A maggio e giugno abbiamo lavorato tantissimo, sono tornati i clienti che non hanno viaggiato negli anni scorsi e non per loro volontà. C’è stato solo un calo a luglio per le ragioni di cui parlavo prima.

C’è preoccupazione per il conflitto in Ucraina?

Ha pesato molto meno di quanto pensassimo. Diciamo che ha influito nelle prime settimane dell’inizio del conflitto, quasi più per pudore che per paura. Ora la gente non ne parla più, purtroppo è diventata la normalità.

Tatiana Cogo

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