Pellacini a Roma per la Consulta Casa Anci

SMA MODENA
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02/03/2011
h.18.00

L’assessore alle Politiche abitative Giuseppe Pellacini ha partecipato alla Consulta Casa Anci svoltasi oggi a Roma, nel giorno in cui il Parlamento vota il decreto sul fisco comunale che introduce la nuova misura sui redditi di locazione.
“Bisogna prevedere ed introdurre misure idonee a garantire una incentivazione del canale concordato, con garanzie in favore dei proprietari, quali possibili morosità e danni agli alloggi locati, e di conseguenza vantaggi per gli inquilini, chiamati a pagare un affitto ridotto’’, ha affermato Giuseppe Pellacini.
Claudio Fantoni, presidente della Consulta Casa Anci ed assessore del Comune di Firenze, ha invece sottolineato che “se la cedolare secca non verrà bilanciata da altre misure, è concreto il rischio aumento per l‘affitto di quasi 1 milione di famiglie, che secondo le stime disponibili, rischiano di essere trasferite dal canale concordato al mercato a canone libero”.
“Anche se il provvedimento sul fisco comunale contiene norme con effetti positivi sui bilanci comunali neutralizzando in parte il peso dei tagli degli ultimi anni, dal punto di vista delle politiche abitative, il decreto presenta elementi di forte incertezza – ha aggiunto Fantoni al termine della Consulta casa – La cedolare secca inciderà in modo penalizzante o comunque non incentivante sul mercato canale concordato, finendo per compromettere la politica di calmieramento dei canoni promossa in questi anni dai Comuni”.
Da qui la richiesta che l’Anci invia nuovamente al governo di convocare urgentemente il tavolo di confronto e concertazione sulle politiche abitative. Secondo Fantoni un altro passaggio necessario è quello di avere dati certi sul numero di famiglie che, una volta scaduto il contratto di affitto e senza contromisure adeguate, rischiano di essere trasferite al mercato a canone libero.
“Sappiamo che presso il Ministero dell’Infrastrutture è stato istituito l’Osservatorio nazionale per le politiche abitative che ha anche messo in bilancio alcuni finanziamenti. Ci auguriamo che questo osservatorio avvii in concreto la propria attività, anche con le sue antenne regionali. Solo in questo modo – conclude il delegato Anci – potremo avere stime più attendibili sull’effettivo impatto dell’ introduzione della cedolare secca sulle famiglie che si rivolgono al canale concordato”.