“Perché appoggio le liste civiche di Beppe Grillo”

SMA MODENA

12/03/2009

Travaglio, lei è intervenuto a Firenze al 1° incontro nazionale delle Liste Civiche a 5 stelle lanciate da Beppe Grillo come esperto di politica. Ha fortemente consigliato ai candidati sindaci e futuri consiglieri di puntare sull’applicazione della Costituzione italiana. Perchè?
Perché la nostra Costituzione, se uno la legge con attenzione, capisce che è rivoluzionaria. E’ pazzesco scoprire quanti articoli della Costituzione sono sconosciuti e non applicati.
Andare nei consigli comunali, filmarli, metterli in rete, controllare le Giunte studiare le delibere, cavillli e codicilli che ci sono nelle leggi, le determine, le delibere, scovare gli scandali e riempire le Corte dei Conti e le Procure di denunce.
Questo è l’unico modo per rivitalizzare una Costituzione che stanno facendo morire senza neppure cambiarla, non applicandola e svuotandola dall’interno.

Da qui il suo consiglio alle liste civiche ‘grilline’ di avere come ‘faro’ la Costituzione italiana.
Sì, basta leggere ed applicare qualche articolo della Costituzione anche in chiave locale per gettarli nel panico tutti. L’uso ragionato e la conoscenza della Costituzione può essere micidiale anche nei consigli comunali.
Quello che è il “colpo di Stato” è iniziato nei Comuni dando pieni poteri ai sindaci e ai presidenti di Provincia che ora sono diventati una generazione di spostati, che credono di essere il podestà e gestiscono il potere come fosse il cortile delle loro case e se ne vanno in giro come capi di stato sui loro piedistalli. Tutto è iniziato esautorando i consigli comunali da parte delle Giunte e delle Giunte da parte dei Sindaci. La Costituzione invece prevedeva la parcellizzazione del potere ad un controllo dei poteri incrociato tra questi.
Faccia qualche esempio di articoli non conosciuti ed applicati.
La nostra Costituzione sancisce che: “la sovranità appartiene al popolo”, “tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge senza distinzioni di sesso, razza, idee politiche o di condizioni personali e sociali”. Afferma che la “Repubblica è una e indivisibile” e “la Repubblica italiana promuove la cultura e la ricerca” particolarmente comico con questo governo, “lo Stato e la Chiesa sono indipendenti e sovrani”, “la scuola privata è autorizzata ma senza oneri per lo Stato”, “l’Italia ripudia la guerra come strumento di risoluzione e controversia di altri popoli”, “la bandiera è il tricolore e tutti devono rispettarla” e quindi non si puo’ usare per “pulirsi il culo” come ha detto il nostro ministro delle riforme, “tutti hanno diritto di manifestare il loro pensiero”, quindi non si ritirano gli striscioni che dicono che “Napolitano dorme”, non si chiudono in Questura i Piero Ricca o quel ragazzo siciliano, Giuseppe Gatì che aveva osato contestare il condannato Sgarbi e che è morto tragicamente qualche settimana fa per un incidente. “Il lavoratore ha diritto ad un salario proporzionato al suo lavoro” , “tutti i cittadini devono pagare le tasse per concorrere alla spesa pubblica in proporzione al loro reddito” mentre qui abbiamo 250 miliardi di euro di evasione fiscale…

Ce ne sono altri?
Sì, “chi ricopre funzioni pubbliche ha il dovere di farlo con disciplina ed onore”.
Sembra scritto da Beppe Grillo quando parla dei condannati e imputati in Parlamento. Che disciplina o quale onore puo’ avere un parlamentare condannato o rinviato a giudizio o che magari ha accettato una prescrizione?
Poi è mirabolante anche quello che dice “la pubblica amministrazione deve essere improntata all’imparzialità e vi si accede per concorso”. Pensate ad avverare un concetto come questo: mettere online il proprio curriculum e partecipare in maniera aperta ad un concorso mettendolo a confronto con altri. Una cosa eversiva…
E poi ancora “i giudici sono soggetto soltanto alla legge”, e quindi non al governo o al ministro della Giustizia di turno, il “pubblico ministero deve esercitare la funzione penale” quindi il Parlamento non gli puo’ dire cosa fare o non fare.
Per finire con “i processi devono avere una ragionevole durata ” ed “è vietata la ricostituzione del partito fascista” e qui ne abbiamo già 6-7 e la “costituzione non puo’ essere modificata con leggi ordinarie”, come il lodo Alfano.

Quali sono i punti principali che vanno valorizzati?
Tutti quelli che riguardano la democrazia partecipata: leggi popolari, referendum.
A livello comunale questi strumenti esistono ma sono inutilizzati o vengono snobbati. Come a Firenze che non si è tenuto conto del referendum sulla tranvia.
Soprattutto bisogna ascoltare i cittadini per evitare che le liste civiche riproducano gli stessi vizi dei partiti.

Quali ad esempio?
Il vizio di sparire una volta che uno ti ha dato i voti. Una volta che uno ti ha dato i voti chi si è visto si è visto.
Se una lista non serve da fare da collegamento tra cittadini ed istituzioni sarebbe inutile farla altrimenti sarebbe l’ennesima replica della casta.

Un consiglio per chi sarà in Consiglio Comunale.
Deve studiare molto. Innanzitutto conoscere perfettamente la Costituzione, inoltre saper leggere le delibere e le determine. Distinguere le une dalle altre, andare, a trovare il “diavolo che si nasconde nei dettagli” interessanti per la stampa locale -se ha ancora voglia di denunciare- e per la Corte dei Conti.
Questo è il mio consiglio da seguire oltre ai programmi costruiti in anni e anni di lavoro sul blog di Grillo con esperti italiani ed internazionali ed ascoltando la gente che partecipa online e nelle piazze.