
“Istigazione a delinquere, favoreggiamento all’uso di sostanze stupefacenti e malversazione di denaro pubblico”. Sono le ipotesi di reato nella denuncia presentata questo pomeriggio ai carabinieri dalla deputata di Fratelli d’Italia Gaetana Russo e dal consigliere regionale e capogruppo in consiglio comunale a Parma Priamo Bocchi in merito alle 314 pipe da crack distribuite gratuitamente dall’Ausl cittadina nel corso del 2024.
“Abbiamo chiesto anche il sequestro preventivo delle pipe per interrompere sul nascere l’ipotesi di commissione dei reati, anche di natura contabile ai fini della spesa pubblica sanitaria” spiegano i due esponenti di FdI.
Bocchi ha inoltre presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per sapere se la Regione fosse stata preventivamente informata e per conoscere il giudizio dell’esecutivo di via Aldo Moro. Nell’atto ispettivo il consiliere chiede conto dei dati relativi all’iniziativa e se, oltre a Bologna e Parma, questa abbia coinvolto altre Ausl. “Nel 2024, quando il Serdp ha dato il via alla distribuzione gratuita, Massimo Fabi, attuale assessore regionale alla Sanità, era commissario straordinario dell’Azienda Usl di Parma. Pare scontato che sapesse. Ma ora, alla luce delle diverse denunce che in queste ore si stanno susseguendo, ci chiediamo se abbia intenzione di fermare una misura che rischia solo di incentivare l’uso di droghe nelle fasce più fragili della popolazione. Il tutto a spese dei cittadini che già si vedono tartassati dopo gli sperperi di quella sinistra che amministra ininterrottamente il territorio dal 1970. Si tratta dell’ennesima vicenda che accende i riflettori sulla dubbia gestione della spesa sanitaria in Emilia-Romagna” attaccano Russo e Bocchi.
“Non si può mettere a repentaglio la salute dei cittadini in virtù di posizioni ideologiche. Si tratta di una vera e propria follia che rischia oltretutto di vanificare gli sforzi delle forze dell’ordine impegnate per mantenere la legalità e garantire la sicurezza delle nostre città” concludono.