“Più diritti, meno arroganza dei potenti”

SMA MODENA

03/05/2009

ParmaDaily pubblica di seguito il sunto del programma del candidato Presidente della Provincia Walter Aiello sostenuto dal Partito della Rifondazione Comunista.

Al centro della prossima tornata elettorale amministrativa per il Prc vi è il tema della capacità della Provincia di riappropriarsi del suo ruolo di rappresentanza democratica dei cittadini, contrastando gli effetti della crisi sui lavoratori e le lavoratrici e le riduzioni dei trasferimenti finanziari, tendenti a limitare la capacità degli Enti Locali di incidere sui territori.
Il ceto politico appare disorientato di fronte alla crisi in atto, sente l’impraticabilità di continuare nella subalternità alla finanza ed a tutto quanto si muove con essa ( edilizia speculativa, strade, aggressione dei beni comuni,..), ma non riesce a produrre altre idee-forza .
Noi riteniamo che occorre rimettere in discussione il modello di sviluppo inseguito, fondato sul consumo abnorme di suolo e sulla svendita di beni comuni, che scarica tutti i costi, diretti ed indiretti, sulle comunità.
Perciò in questa tornata elettorale, dopo aver tentato inutilmente di modificare gli indirizzi di governo della Giunta Bernazzoli, concorreremo alla Presidenza della Provincia in autonomia, con il nostro impianto programmatico e una nostra candidatura. Presenteremo dunque una lista indipendente dai due poli. Vogliamo dare ai lavoratori e ai cittadini la possibilità di votare per operai, pensionati, insegnanti, dipendenti pubblici, disoccupati e studenti pronti a battersi con coerenza per conquistare più diritti e contrastare l’arroganza dei potenti.
Siamo convinti che non percorreremo da soli questa strada.

DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE
􀂾 I temi della democrazia e della partecipazione costituiscono una nostra priorità. Intendiamo rilanciare un ruolo attivo della Provincia anche attraverso un Ufficio per le Politiche di Partecipazione che costituisca un importante coordinamento e supporto formativo ed informativo sul tema dell’accesso ai finanziamenti, anche di carattere europeo, per i relativi progetti da realizzare.
􀂾 Non meno importante è una gestione trasparente del bilancio. Devono essere individuati ed eliminati costi superflui ed inutili oltre che iniziative che evidenziano costi eccessivi rispetto alle necessità. Si fa riferimento innanzitutto all’uso scorretto delle consulenze esterne che devono essere drasticamente tagliate.

LAVORO E PRECARIETA’
La crisi dell’economia capitalista colpisce duramente anche nella nostra Provincia. Sono i lavoratori a pagarne le amare conseguenze dopo anni di sacrifici dovuti alla continua erosione dei salari e dei diritti. L’iniziativa della Provincia deve quindi essere finalizzata a fare sì che a pagare la crisi sia chi l’ha provocata (imprenditori e banchieri) e non i lavoratori.
􀂾 Il Prc chiede che tutti i finanziamenti pubblici che solitamente sono destinati al sistema delle imprese vengano urgentemente dirottati all’apertura di un Fondo Sociale Provinciale destinato alle fasce popolari, ai lavoratori e ai pensionati oggi colpiti dalla crisi, per ottenere: • l’anticipo sulla cassa integrazione quando questo non viene
erogato dall’azienda che ne avvia la procedura; • la stipula di convenzioni con i comuni della Provincia e gli enti da questi controllati o partecipati, per garantire ai lavoratori che perdono il reddito: 1) l’esenzione dal pagamento dei servizi erogati come i trasporti e le mense scolastiche; 2) l’accesso agevolato a tutti i servizi sociali, dai nidi alle graduatorie IACP; • la stipula di un accordo con gli istituti bancari per la sospensione gratuita delle rate dei mutui prima casa e la formazione di fondi di garanzia per l’affitto come misure destinate ai lavoratori che perdono il reddito;
􀂾 La Provincia deve attivare tavoli permanenti sulla crisi, coinvolgendo le parti sociali ed esplicitando con chiarezza l’obiettivo del blocco dei licenziamenti e della difesa di ogni singolo insediamento produttivo.
􀂾 La Provincia deve, inoltre, farsi parte attiva per aiutare, anche attraverso il reperimento di commesse, i lavoratori che volessero auto-organizzarsi in forma cooperativa per proseguire la produzione in aziende dichiarate fallite o in crisi dalla proprietà.
􀂾 Per contrastare il precariato proponiamo: 1) La non applicazione delle leggi di precarizzazione del lavoro negli organici della Provincia; 2) Una forte inversione di tendenza dei processi di esternalizzazione e privatizzazione dei servizi, avanzando un piano di rientro di questi servizi nell’ambito della gestione pubblica e infine condizionando gli appalti residui alla riduzione del precariato.
􀂾 A tutela dei giovani precari deve essere istituito un pacchetto di servizi gratuiti per contrastare il rapporto tra povertà e precarietà.

POLITICHE ABITATIVE
􀂾 Sono necessari maggiori investimenti in edilizia popolare, sia per quanto riguarda l’ampliamento dell’offerta pubblica, sia per quanto concerne il recupero dell’esistente. Deve essere avviata la costituzione e il sostegno di processi che utilizzando lo strumento dell’autocostruzione e dell’autorecupero, affrontino, mediante cooperative, il risanamento e la destinazione a fini residenziali a basso costo degli immobili pubblici e privati, abbandonati e degradati.

MIGRANTI
􀂾 Salvaguardia del diritto all’Assistenza sanitaria per tutti, indipendentemente dalla regolarità del soggiorno.
􀂾 Diritto all’istruzione per tutti i minori stranieri, anche se privi di permesso di soggiorno o con genitori irregolari.
􀂾 Strutture di accoglienza aperte a chi ha bisogno, fruibili da tutti – non necessariamente riservate ai soli stranieri – in cui si possa trovare riparo nei periodi di freddo, e sistemazione abitativa provvisoria in attesa di un pieno inserimento nel mercato della locazione.
􀂾 Costruire o rafforzare la rete degli sportelli informativi, promuovere accordi con la Questure per la trasparenza e la rapidità delle procedure relative ai permessi di soggiorno.
SICUREZZA
􀂾 A nostro avviso la prima vera emergenza è costituita dalla criminalità organizzata, mafiosa, legata alla penetrazione della ricca economia locale. Siamo per un severo monitoraggio che contrasti gli appalti al ribasso. Per combattere l’infiltrazione di Camorra e ‘Ndrangheta nell’edilizia parmense la Provincia deve farsi promotrice di proposte verso i Comuni che prevedano: 1) l’inserimento nei bandi pubblici di una clausola che faccia divieto all’impresa appaltante di utilizzare ditte per successivi
sub-appalti; 2) l’utilizzo dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata per far fronte all’emergenza abitativa.

DEMOCRAZIA DI GENERE
􀂾 Rafforzare la delega alle politiche di genere dotandola di più fondi e strutture operative adeguate.
􀂾 Ricostruire il coordinamento provinciale dei consultori, per rilanciare e sostenere queste strutture fortemente penalizzate dalle varie controriforme sanitarie e dal processo di privatizzazione della sanità, rendendole capaci sia di far fronte alla crescente domanda di consulenza e assistenza che proviene dalle native e dalle migranti, sia di garantire il diritto alla Interruzione Volontaria di Gravidanza, sia la tutela della salute riproduttiva intesa come benessere psico-fisico in tutte le fasi della vita.

SCUOLA
􀂾 La Provincia deve sostenere economicamente i Comuni per garantire servizi necessari a sviluppare il tempo pieno scolastico nelle scuole materne ed elementari e per sostenere territori gravati da particolari problematiche sociali.
􀂾 Riorganizzare il sistema scolastico superiore prevedendo la creazione di nuove sedi e l’ingresso deciso nella rete della formazione tecnica superiore. L’offerta formativa va decentrata in modo da contenere sia i fenomeni del pendolarismo che quello dell’abbandono scolastico. Finché tale processo di decentramento non sarà completato deve essere garantita la gratuità dei trasporti agli studenti pendolari, a partire dai figli dei lavoratori dipendenti.

CULTURA
􀂾 Occorre investire sull’allargamento dell’offerta culturale, oggi monopolio della città capoluogo, a tutti i paesi della Provincia valorizzando i piccoli teatri già esistenti e l’apertura di nuovi spazi sperimentali, incentivando la nascita di gruppi culturali e di sperimentazioni.

MOBILITA’ E TRASPORTI
􀂾 Rilancio del sistema ferroviario.
􀂾 Blocco del progetto della Metropolitana in città. Non è un opera misurata sulle reali esigenze della città, i disagi per un’ opera di tale impatto urbanistico investiranno non solo le aree limitrofe ai cantieri delle stazioni ma tutto il sistema “viabilità cittadina”, con inevitabili ripercussioni sul traffico, sull’inquinamento acustico e sulla qualità dell’aria. Prevede un costo di 306 milioni di euro, il 44% dei quali saranno a carico dei cittadini di Parma.
􀂾 Introduzione di biglietti a tariffa unificata sui mezzi urbani ed extraurbani per rendere competitivo il mezzo pubblico. Avviare, in questo senso, un sistema a rete;
􀂾 Miglioramento del trasporto pubblico su tutto il territorio provinciale anche attraverso il rinnovo del parco pubblico dei veicoli con mezzi meno inquinanti. In particolare a Provincia deve fare propria la proposta avanzata dai lavoratori della FIAT di Pomigliano che si sono detti disponibili a fabbricare auto e pulmini elettrici ecologici. Si può uscire dalla crisi anche con la riconversione ecologica mantenendo intatti i posti di lavoro. Per raggiungere questi obiettivi proponiamo l’istituzione di un fondo provinciale per il trasporto sostenibile.
􀂾 Adeguamento, riqualificazione e messa in sicurezza della rete stradale esistente (soprattutto quelle più fortemente “critiche”);
􀂾 La Provincia non può più sostenere un Aeroporto per il quale non è previsto un piano industriale che garantisca il pareggio, dal momento che non si tratta di un servizio essenziale per la collettività. Si destinino invece le risorse per sostenere il trasporto pubblico nelle sue forme più diffuse ed essenziali.

PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO
􀂾 Cancellare le proposte di tipo espansivo e di erosione del suolo contenute nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e introdurre in alternativa quelle riguardanti il recupero e il risanamento.
􀂾 Il Prc si oppone ad ogni nuova ondata di speculazioni edilizie e propone che sulle aree dismesse si tenga conto delle esigenze abitative, sociali e di verde pubblico dei territori, privilegiando piani di edilizia pubblica.
􀂾 È necessario rivedere il Piano Provinciale Attività Estrattive (approvato dalla Giunta Bernazzoli, perché evidenzia un’impostazione liberista, dove prevale una logica economica, produttivistica di costruttori ed escavatori, di impresa e di mercato. È necessario ridurre la quantità di escavazione, promuovere e incentivare le attività di riciclo degli inerti.

POLITICHE AMBIENTALI
􀂾 Eliminare l’acqua dal business della multi-utility e ripristinare una gestione pubblica, garantendo forme vere di controllo da parte dei cittadini.
􀂾 Interruzione del progetto di costruzione del termovalorizzatore e l’istituzione di una commissione tecnica neutrale con l’obiettivo di avviare in maniera efficace la riduzione “a monte” dei rifiuti e la differenziata e, quindi, verificare soluzioni alternative all’incenerimento. L’obiettivo della Provincia è quello di avviare un processo che tenda all’opzione “Rifiuti Zero” attraverso il riciclo, la riduzione, il ri-uso e la responsabilità.
􀂾 Stanziamento di fondi orientati a sostenere l’installazione di pannelli fotovoltaici e semplificazione delle procedure autorizzative per la realizzazione di piccoli impianti eolici, laddove non vi siano vincoli ambientali e paesaggistici.