Le Province di Parma e Reggio Emilia hanno approvato un accordo per gestire in forma associata il concorso pubblico destinato all’assunzione di sei nuovi agenti di Polizia locale provinciale, tre per ciascun ente, con contratto a tempo indeterminato nell’area degli istruttori.
Il bando, disponibile sui portali istituzionali delle due Province e su inPA – il portale nazionale del reclutamento, è aperto fino al 15 novembre 2025 alle 12. Consulta il bando completo.
L’intesa, promossa dai presidenti Alessandro Fadda (Parma) e Giorgio Zanni (Reggio Emilia), consente di unire risorse e competenze per ottimizzare tempi e costi e rendere il concorso più competitivo e attrattivo.
La Provincia di Reggio Emilia funge da capofila: curerà la pubblicazione, la raccolta delle domande, la nomina della commissione e la gestione dell’intera procedura fino all’approvazione della graduatoria finale.
I candidati potranno indicare la preferenza per una delle due sedi, ma la selezione produrrà una sola graduatoria valida per entrambe le amministrazioni.
«Questo accordo rappresenta un modello di collaborazione virtuosa tra enti locali – afferma Giorgio Zanni –. Con una procedura unica riduciamo tempi e costi, e al contempo offriamo più opportunità a chi desidera entrare nella Polizia locale. È un passo concreto per rafforzare i presidi territoriali e la sicurezza delle nostre comunità».
«La Polizia provinciale – aggiunge Alessandro Fadda – svolge un lavoro prezioso, spesso lontano dai riflettori, nella tutela del territorio e nella sicurezza ambientale, come dimostrato anche nell’emergenza legata alla Peste suina africana. Grazie a questo bando potremo contare su sei nuovi agenti, che porteranno energie e competenze nuove ai nostri corpi di Polizia locale».
L’agente di Polizia locale provinciale è agente di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza, con competenze che spaziano dalla tutela ambientale alla vigilanza venatoria e stradale, fino alla protezione civile e alla sicurezza dei grandi eventi.
Si tratta di un ruolo operativo e dinamico, a contatto diretto con la comunità, che richiede disponibilità ai turni, uso dell’arma e presenza sul territorio provinciale, anche in aree extraurbane.
La gestione condivisa della selezione consente inoltre di valorizzare competenze specifiche richieste dal servizio provinciale, come la conoscenza del territorio e la capacità di intervento in contesti complessi.
