
Le ondate di piena del fiume, la notevole piovosità del 2024 e l’attuale presenza di fango hanno allungato i tempi per le operazione di raccolta dei dati necessari per dare inizio all’attività di progettazione delle fondazioni del nuovo ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore.
Il presidente della Provincia di Parma Alessandro Fadda ed i tecnici del Servizio Viabilità Gianpaolo Monteverdi e Giovanni Catellani hanno compiuto un sopralluogo al cantiere in atto, in queste settimane, per compiere i sondaggi del terreno all’interno dell’alveo del fiume Po.
“I sondaggi – spiega Fadda – sono un’attività particolarmente complessa. Per questo la ricerca dei soggetti ai quali è stato affidato il lavoro non è stata semplice. I lavori sono potuti iniziare lo scorso giugno, al termine del periodo delle nidificazioni come impongono le normative, e a novembre sono stati consegnati i primi risultati della campagna geognostica che hanno portato alle prime considerazioni circa la sismica delle pile del ponte.
I giovani sono saliti sul palco di Sant’Ilario, già vecchissimi (di Andrea Marsiletti)
Ora siamo alla fase delle perforazioni nel terreno per le quali stiamo affrontando alcune difficoltà pratiche. Le condizioni meteo sino ad oggi, infatti, non sono state delle migliori. Le ondate di piena del fiume e la piovosità dei mesi passati hanno reso impraticabili diversi punti della golena con il rischio che i mezzi d’opera utilizzati, particolarmente pesanti e chiamati a scavare a profondità sino a 40 metri, rischino di rimanere impantanati.
Al momento sono in corso delle valutazioni per consentire ai mezzi di cantiere di poter raggiungere tutti i vari punti dell’alveo in cui è necessario effettuare le perforazioni, alcuni dei quali rimasti sott’acqua per diverse settimane.
Confidiamo che l’abbassamento delle temperature di questi giorni possa agevolare quest’operazione rendendo più solido e meno fangoso il terreno sul quale si devono muovere i macchinari.
Le condizioni idonee consentirebbero di completare i sondaggi e consegnare, finalmente, al progettista tutti i dati sulle caratteristiche del terreno.
Non è stato quindi possibile completare la progettazione nei tempi che erano stati ipotizzati in un primo momento perché non sono ancora disponibili tutti i dati necessari”.
A fianco della parte pratica – relativa ai sondaggi – prosegue quella tecnica.
“Abbiamo incontrato Anas, l’ente che realizzerà il ponte, ed Aipo, l’ente che sovrintende alla gestione del fiume, per definire diversi aspetti. Tra questi le modalità di realizzazione della rampa di accesso al ponte sul versante di Casalmaggiore dove il tutto si andrà ad innestare su una viabilità complessa rappresentata dall’attuale rotatoria, mentre sul versante Parmense abbiamo un contesto più semplice.
Entro la primavera dovremmo stabilire i contenuti della convenzione da sottoscrivere con Anas per definire gli elaborati progettuali da inviare alla stessa Anas per il proseguo della fase di realizzazione del ponte.
Come dichiarato nei giorni scorsi abbiamo cercato di anticipare l’interlocuzione con tutti i vari enti preposti in modo da dirimere ora tutte le questione affinché Anas possa procedere in maniera celere in fase di progettazione.
Ringrazio, infine, l’onorevole Laura Cavandoli per la costante attenzione che, giustamente, rivolge al ponte sul Po ed auspico di averla al nostro fianco quando, una volta consegnata la progettazione ad Anas, sarà necessario ottenere le risorse per la realizzazione dell’infrastruttura, attualmente non finanziata”.