
13/08/2009
h.15.10
Il porto sul Po di Mezzani è ancora chiuso ed allora il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Luigi Giuseppe Villani, chiede alla Giunta regionale “se non ritiene che la sua inaugurazione pubblica del 30 maggio u.s. aveva soli scopi puramente elettorali ed è quindi stata un’iniziativa da biasimare perché è chiaro che sono stati usati soldi pubblici per celebrare l’apertura di una infrastruttura pubblica non ancora utilizzabile e questo per sole finalità pubblicitarie di parte”.
Nell’interrogazione del Consigliere regionale PDL si legge infatti che tale porto fluviale ideato e realizzato dalla Provincia di Parma con il Comune di Mezzani ed il sostegno finanziario della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cariparma, è stato inaugurato pubblicamente in pompa magna dai rappresentanti delle suddette istituzioni pubbliche e private, il 30 maggio u.s. in piena campagna elettorale per il rinnovo delle locali amministrazioni provinciale e comunale, ma, trascorsi pochi giorni da detta inaugurazione, lo stesso è stato chiuso al pubblico e non è stato ancora riaperto visto che ad oggi campeggia al suo ingresso un cartello di divieto di ingresso.
Motivi della chiusura sarebbero la non completa risoluzione dei problemi di sicurezza dell’infrastruttura, la mancata ultimazione dei collaudi richiesti e l’assenza delle necessarie autorizzazioni per il funzionamento mentre, peraltro, non si ha nemmeno notizia di nessun affidamento o incarico per la gestione effettuato da parte del Comune di Mezzani.
Ulteriore rilievo di Villani è infine che in occasione dell’inaugurazione era stato divulgato che caratteristica fondamentale del nuovo porto sarebbe stata la sua accessibilità a tutti perché vi sarebbe stato un attracco aperto anche a persone con difficoltà motorie come disabili e anziani ma ad oggi non è accessibile a nessuno.
Il secondo quesito posto all’amministrazione regionale è di sapere “quali sono i reali motivi per cui il porto di Mezzani non è ancora stato aperto al pubblico e quando ritiene lo potrà essere considerando anche la sua promessa accessibilità chi ha difficoltà motorie”.