Poste, Lega Nord: “Il Governo lascia morire la nostra montagna”

SMA MODENA

Sono in continua crescita i disagi nel territorio parmense legati alla riorganizzazione seguente al processo di privatizzazione di Poste S.p.a. Nonostante le diverse contestazioni, è stata presa la decisione di sopprimere diversi sportelli delle zone montane, oltre che la consegna a giorni alterni della corrispondenza.

Tutto questo è stato confermato proprio dal nuovo piano industriale 2015/2019 di Poste, che prevede inoltre un altro ridimensionamento. Si tratta di pesanti disservizi che riguarderanno ben 2.632 comuni totali che si vanno a sommare agli altrettanti comuni dove avviene già la consegna della corrispondenza cinque giorni su quattordici dal 2015.

Tra le aree montane in questione anche il comune di Borgo Val di Taro, che vive già una situazione di disagio che riguarda in prima persona i singoli cittadini, ma anche tutto il tessuto economico e sociale di quelle zone. Situazione, questa, che procurerà gravi disservizi a tutti i cittadini dei comuni appenninici, soprattutto per quanto riguarda i cittadini più anziani, che non potranno più pagare nemmeno le bollette o riscuotere la propria pensione come hanno fatto fino ad oggi.

Nessuno di questi servizi, essenziali, sarà quindi più disponibile, se non affrontando lunghe file nei pochi giorni di apertura oppure affrontare frequenti e difficili spostamenti. Il Governo, non intervenendo, sta facendo morire sempre di più queste zone.

Per questo motivo l’On. Guido Guidesi della Lega Nord presenterà un’interrogazione parlamentare e il segretario della Lega Nord Emilia Gianluca Vinci dichiara: “Non possiamo lasciare soli i nostri cittadini che risiedono in Appennino, il depopolamento si combatte solo migliorando i servizi e le vie di comunicazione, il Pd predica bene ma razzola male”.

Comunicato stampa