“Se dovessi morire,
Fa’ che porti speranza
Fa’ che sia un racconto!”
Refaat Alarcer
Come dice Francesca Albanese: decolonizzare la mente significa abbattere confini e barriere, far del nostro meglio per liberarci, da entrambe le parti, delle sovrastrutture che ci impediscono di restare in contatto con ciò che di più umano e vero abbiamo in comune.
“Negli ultimi vent’anni, le condizioni di vita a Gaza sono state calcolate in modo così minuzioso da modulare persino le calorie” racconta Eyal Weizman, spiegando che Israele ha deciso quanti e quali alimenti far entrare, stabilendo le quantità in base al minimo necessario per gli standard di età e di genere. In tutto questo tempo, i palestinesi hanno ricevuto anche le forniture di acqua e di elettricità “secondo un livello definito minimo umanitario”.
Anche Cisgiordania è Palestina e qui la storia dell’illegale occupazione israeliana è sotto gli occhi di tutti, il problema è che pochi sono disposti a vederlo. L’esproprio delle terre palestinesi in Cisgiordania dura dal 1967 e ha conosciuto una progressiva escalation dal 2018, quando il movimento dei coloni ha aumentato il suo peso politico. Nel 2018 fu infatti introdotta la Legge fondamentale su Israele Stato-nazione del popolo ebraico, di cui un paragrafo recita: «Lo Stato considera lo sviluppo dell’insediamento ebraico come un valore nazionale, e agirà per incoraggiare e promuovere il suo sviluppo e consolidamento».
Le intenzioni di Israele sono chiare e mai come ora c’è il rischio che i sionisti spostino il campo di battaglia nella Cisgiordania.
Non voltiamo la testa ma continuiamo a supportare il popolo palestinese. Vieni a parlarne con noi, venerdì 17 ottobre all’ex macello a Fidenza. L’evento vedrà la partecipazione di Anita de Donato, antropologa; Safwat Kahlout, giornalista di Al Jazeera e di Majed Al-Shorbaji, attivista. Saranno esposte durante la serata le fotografie di Daniela Monteverdi.
Potere al popolo Parma