
“Mentre tutti sono distratti dalle consultazioni per il nuovo governo, dopo il fallimento di Conte, PD e 5 Stelle, l’Europa assesta l’ennesimo colpo al Made in Italy. L’Europe’s Beating Cancer Plan ha espresso la volontà di inserire i nostri vini, i nostri salumi, le nostre carni, le eccellenze dei nostri territori nella black list dei prodotti cancerogeni, equiparandoli al Tabacco.
E’ una decisione in contrasto con quanto dicono le ricerche scientifiche e con il buonsenso ed è anche un attacco diretto al nostro mondo agricolo e all’intera filiera alimentare.
Il sistema agroalimentare italiano, dall’agricoltura alla ristorazione, vale oltre 500 miliardi di euro e rappresenta il 15% del Pil nazionale, primo in Europa per valore aggiunto agricolo.
E’ il risultato degli investimenti e del lavori di milioni tra imprenditori e lavoratori che da domani subiranno riduzione di finanziamenti e una serie infinite di penalizzazioni le quali inevitabilmente azzopperanno l’intera filiera
Come denunciamo da tempo, le burocrazie europee vogliono promuovere l’idea che assumere carne e vino sia dannoso a prescindere dalla quantità: pura disinformazione.
Il timore del nostro mondo agroalimentare è che questo ennesimo attacco ai nostri prodotti non sia che un nuovo passo verso quei cibi sintetici che piacciono tanto all’Europa.
Con una pandemia in corso, una crisi economica con pochi precedenti, l’Unione Europea ci fa questo ennesimo scherzo. Da che parte sta il Commissario europeo Paolo Gentiloni?”.
Così Maurizio Campari, senatore parmigiano della Lega.