Progetto di forestazione urbana nel quartiere Parma Mia: mille nuove piante dalla collaborazione tra Comune di Parma e Consorzio Forestale KilometroVerdeParma

Mille nuove piante per dare vita al progetto di forestazione urbana nel quartiere Parma Mia: il Comune di Parma ha individuato l’area verde nel quartiere Parma Mia, come Bene Comune Urbano, ha pubblicato un invito alla co-progettazione a cui ha risposto il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma. Il percorso partecipativo ha portato a un patto di collaborazione sottoscritto fra le parti per la rigenerazione dell’area Bene Comune Urbano.

Ne hanno parlato, questa mattina, nel corso della conferenza stampa di presentazione, Nicoletta Paci, Assessora alla Partecipazione e Diritti dei Cittadini; Michele Alinovi, Assessore alle Politiche di pianificazione e sviluppo del territorio e delle opere pubbliche; Maria Paola Chiesi, Consorzio Forestale KilometroVerdeParma; e Antonio Mortali, Direttore Tecnico del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma.

 Come Assessorato – ha sottolineato Nicoletta Paci – siamo intervenuti, attraverso il nostro Settore, promuovendo il coinvolgimento dei cittadini, pubblicizzando aree ed edifici che si possono considerare Bene Comune. Per questo è stato pubblicato un avviso in modo da garantire la massima partecipazione, in vista della predisposizione del patto di collaborazione, in modo da raccogliere le esigenze espresse dai cittadini stessi”.

L’Assessore Michele Alinovi ha ricordato come “il progetto di forestazione portato avanti grazie al patto di collaborazione tra Comune di Parma e Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, rientri in una strategia che l’Amministrazione Comunale ha pianificato per incrementare il patrimonio arboreo della città di 8 mila alberi entro il 2022. Si tratta di un incremento di circa il 20 %. Il Comune ha censito 54 ettari di aree vocate per la forestazione che si trovano principalmente in prossimità delle grandi infrastrutture, come autostrada e tangenziali, per interventi di forestazione da mettere in atto in collaborazione con i privati. Le mille piante, che verranno messe a dimora a partire dalla prossima settimana, si aggiungono alle otre 2 mila di recente messe a dimora, grazie ad accordi con un altri soggetti privati, per un totale di oltre 3 mila. Si tratta di un percorso reso possibile anche grazie al progetto dalla Regione Emilia- Romagna “Radici per il Futuro + 4 milioni e mezzo di alberi in 5 anni””.  

 Soddisfazione è stata espressa da Maria Paola Chiesi che ha dichiarato.  “Il progetto del bosco urbano nel quartiere di Parma Mia è pienamente rappresentativo dello spirito che anima KilometroVerdeParma: tanti piccoli gesti individuali, insieme, possono contribuire al raggiungimento di traguardi importanti. Desidero ringraziare tutti gli oltre 350 donatori, privati cittadini o aziende, che hanno deciso di sostenere la raccolta fondi che abbiamo lanciato su GoFundMe lo scorso dicembre: la loro generosità è stata una piacevole sorpresa, considerando anche la particolarità del momento che stiamo vivendo. E un ringraziamento particolare va anche al Comune di Parma e agli abitanti del quartiere Parma Mia, con cui abbiamo un dialogo costante e costruttivo e che ci hanno concesso l’area per la riforestazione: insieme abbiamo studiato un progetto che andrà a beneficio di tutta la città, rendendola più sostenibile e più vivibile. Ci auguriamo che la creazione di questo bosco urbano possa fungere da stimolo a riprogettare gli spazi urbani in chiave green, diventando un modello per altri interventi a Parma, nel territorio della nostra provincia e anche inaltre città.

  Il progetto è stato condiviso con il Consiglio dei Cittadini Volontari Molinetto ed i cittadini residenti e ha ottenuto riscontri positivi. Infatti prevede benefici in termini ambientali per il quartiere e la città.

 L’azione rientra nella missione del Consorzio, nato a maggio del 2020, che ha, fra i propri obiettivi, quello di creare in tutto il territorio di Parma e provincia nuovi boschi permanenti, foreste urbane e piantagioni a cicli lunghi, allo scopo di contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e limitare gli impatti nocivi dell’inquinamento, coinvolgendo non solo gli enti pubblici, ma anche aziende e cittadini.

Il percorso è stato realizzato dall’Assessorato alla Partecipazione e Diritti dei Cittadini, guidato da Nicoletta Paci, dall’Assessorato alle Politiche di pianificazione e sviluppo del territorio e delle opere pubbliche, guidato da Michele Alinovi e dal Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, presieduto da Maria Paola Chiesi.

 Il progetto nasce dalle sollecitazioni di diversi cittadini a voler partecipare alle iniziative di KilometroVerde Parma. Per questo motivo il Consorzio Forestale, di cui oggi fanno parte 27 tra soci sostenitori e soci ordinari, ha lanciato a dicembre 2020 una raccolta fondi, attraverso una piattaforma di crowdfunding. La quota di donazione comprendeva sia la piantagione vera e propria che la manutenzione della pianta e del bosco per tre anni, il tempo ritenuto necessario per un ottimo affrancamento delle piante. Sono stati raccolti 25 mila euro che serviranno proprio a questo scopo.

Il progetto prevede la realizzazione di un bosco permanente nel quartiere residenziale Parma Mia in un’area ricompresa, a sud, tra la tangenziale Sud di Parma, a ridosso delle uscite 12, 12 bis e 13, e a ovest con una strada secondaria che costeggia il parcheggio di via Martiri delle Foibe, e ad est con il parcheggio della strada trasversale a via 27 Gennaio, e a nord con diverse strade e palazzine interne al quartiere.

Il progetto di forestazione intende “allargare” verso l’interno il bosco esistente, seguendone il più possibile l’originario disegno a bordi frastagliati, lasciando pertanto una parte centrale a prato per rendere maggiormente fruibile il bosco che verrà creato. La superficie complessivamente interessata dalla piantagione è stata individuata tenendo conto di mettere a dimora 1.000 piante.

Per la scelta delle specie arboree è stato fatto riferimento al “Regolamento comunale del verde pubblico e privato”, in cui vengono riportate le specie idonee alle piantagioni in ambito urbano.

Le piante provengono per la maggior parte dai vivai di Imola e Forlì gestiti dalla Regione Emilia- Romagna, nell’ambito del progetto “Radici per il Futuro + 4 milioni e mezzo di alberi in 5 anni”, con la quale il Consorzio ha un accordo di fornitura, e sono le classiche specie forestali come querce, carpini, ciliegio, aceri, frassini, sorbi, tigli, bagolaro. Si tratta di piante autoctone e ben adattate al clima di Parma. Circa il 20% delle piante proviene da Giorgio Tesi Group, azienda pistoiese leader europeo nel settore del florovivaismo: per aumentare la biodiversità all’interno della foresta, verranno messi a dimora specie ornamentali, come ginkgo, liquidambar, varietà di meli ornamentali, liriodendri. A seconda della disponibilità verranno messe a dimora anche alcuni esemplari di resinose come tassi, cipressi e cedri, alberi sempreverdi che potranno offrire una maggiore qualità estetica ma anche e soprattutto una funzione ecologica di assorbimento di inquinanti e stoccaggio di CO2 anche nei mesi invernali. Le piante messe a dimora presentano un’altezza di 1,00-1,50 metri e sono in parte in vaso e in parte a radice nuda.

RICADUTE AMBIENTALI – BENEFICI ATTESI

Uno dei servizi ecosistemici più importanti garantiti dal nuovo bosco urbano nel quartiere Parma Mia sarà rappresentato dal sequestro e dallo stoccaggio del carbonio. Ipotizzando un’età del bosco pari a cinquant’anni (dopo questa soglia il sequestro di CO2 inizia a decrescere) e considerando che le piante messe a dimora saranno 1.000, appartenenti a specie diverse, si può stimare che, in media, ogni albero sequestrerà 20 kg/anno di C02: il bosco urbano in zona Parma Mia, quindi, in 50 anni, sequestrerà il corrispettivo di 1.000 tonnellate di C02.

Stessa importanza assume il contrasto all’inquinamento atmosferico. La vegetazione nelle vicinanze delle strade può migliorare sostanzialmente la qualità dell’aria, riducendo la concentrazioni di inquinanti primari, (CO e CO2, NOx, CO2, polveri, idrocarburi incombusti ecc.) e secondari, tra i quali è da citare l’ozono (O3), che, in senso lato, si forma a partire dal traffico automobilistico, dai processi di combustione.

Un’altra funzione particolarmente importante in città è la mitigazione delle isole di calore, così come l’aumento della biodiversità, la regimazione delle acque, la riduzione del rumore, la fruizione estetica del paesaggio.

 

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