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01/10/2010
h.16.10
Assicurare in tempi brevi la liquidità alle imprese creditrici dei Comuni e della Provincia, da oggi è concretamente possibile grazie all’accordo siglato questa mattina a Parma, davanti alla quasi totalità dei Comuni parmensi, dai Presidenti Vincenzo Bernazzoli (Provincia) e Andrea Zanlari (Camera di Commercio) e dai rappresentanti delle Banche aderenti. Una iniziativa promossa dai due Enti per aiutare le aziende parmensi a superare le difficoltà generate dal prolungarsi dei tempi di pagamento degli enti locali, attualmente bloccati dai limiti del patto di stabilità.
Un assurdo, secondo il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli soprattutto in momento come questo, una anomalia a cui va posto rimedio a livello nazionale. “Questa intesa, che rientra nel quadro degli impegni che ci siamo presi contro la crisi, serve a dare sollievo alle imprese e una mano ai Comuni- ha detto Bernazzoli che ha sottolineato come davanti ai tagli che porteranno sul territorio 48 milioni di euro in meno nel 2011 e più di 60 l’anno seguente, “la collaborazione è la chiave del futuro.”
“Questo nuovo strumento è una forma di sussidiarietà di sistema fra istituzioni e sistema economico – ha detto Zanlari – Una opportunità preziosa per le imprese, le quali potrebbero vedersi pagate a breve somme importanti, senza il rischio di aggravare la propria esposizione verso le banche”.
Il tema delle difficoltà che incontrano gli Enti locali nei pagamenti a causa delle rigidità del patto di stabilità, Bernazzoli e Zanlari (presidenti anche di Upi e Unioncamere) l’hanno già affrontato con un protocollo firmato a livello regionale, insieme ad Anci e Cesfel. Da quel documento nascono gli accordi locali come quello siglato stamattina in Provincia a Parma.
Alle firme dei due presidenti si sono aggiunte quelle dei rappresentanti della Banca Popolare di Lodi, Banca Infrastrutture, Innovazione e Sviluppo, Emilia Romagna Factor, Eurofactor Italia, International Factors Italia, Banca Monte Paschi Siena, Banca Monte Paschi Siena Leasing and Factory.
Sulla base dell’accordo – che resta aperto per ulteriori adesioni – questi sette Istituti di credito, a fronte di una documentazione certa, anticiperanno i pagamenti dei lavori realizzati dalle aziende (imprese titolari di appalti di forniture, progettazioni, lavori pubblici, rientranti nelle spese di investimento) applicando un tasso contenuto rispetto a quello di mercato, senza ulteriori commissioni a carico delle imprese. Si tratta di somme corrispondenti a forniture, opere pubbliche, e così via, per un importo superiore ai 50mila euro.
Con questa operazione il creditore non sarà più l’impresa ma la banca che riceverà dall’Ente locale che ha commissionato il lavoro, il relativo pagamento entro e non oltre dodici mesi. “La Camera di Commercio di Parma – ha spiegato il suo segretario generale Alberto Egaddi – ha istituito un fondo di 50mila euro destinato al rimborso (il 50%) degli oneri connessi alle operazioni di cessione”. La lista sarà stilata in ordine cronologico e si procederà ai pagamenti fino a esaurimento del fondo.
L’accordo, ha detto Enzo Cerbino Direttore generale della Provincia illustrandone le modalità, è stato studiato in modo da accelerare e semplificare al massimo l’iter procedurale. “La ditta deve presentare domanda alla ragioneria. Per legge la risposta deve avvenire entro venti giorni ma come Provincia ci impegneremo per darla in tempi più rapidi” – ha spiegato Cerbino.
Con la certificazione dell’esigibilità del credito e l’impegno a saldarlo alla banca entro un anno A questo punto l’azienda può presentarsi presso gli sportelli di uno degli istituti di credito che hanno sottoscritto l’accordo e avviare la pratica per la cessione del credito. Ultimo passaggio alla Camera di Commercio di Parma per accedere al fondo.
Soddisfazione per questa iniziativa è stata espressa da alcuni dei sindaci e amministratori presenti, intervenuti nel corso dell’incontro di stamattina. In particolare non sono mancati i riferimenti alle difficoltà generati dai tagli, soprattutto nei settori della manutenzione e dei servizi. A Fontevivo la manutenzione sarà ridotta di un terzo, ha detto il sindaco Massimiliano Grassi, sottolineando che l’accordo sarà “uno strumento indispensabile per rispondere alle esigenze dei territori”.
Problemi anche a Fidenza dove la scelta è stata quella di “salvaguardare il più possibile i servizi riducendo del 50% la manutenzione” ricorda il vice sindaco Stefano Tanzi. In discussione anche le difficoltà determinate dal rispetto del patto di stabilità “applicato in modo indistinto senza tener conto dei comuni più virtuosi” ha detto Stefano Bovis (Langhirano). Salvatorangelo Oppo, ha raccontato dell’atto deliberativo assunto ieri sera in consiglio comunale a Borgotaro su come rispettare il patto.
Apprezzamento per una iniziativa che “va incontro alle esigenze delle aziende” è venuto anche dal direttore dell’Upi Cesare Azzali che si è anche soffermato sul futuro e su come l’Italia, così fortemente indebitata, deve affrontarlo. “ Nei prossimi anni dovremo trovare soluzioni serie, le amministrazioni per rispondere ad esigenze dei cittadini e le aziende che si troveranno di fronte a un mercato difficile e molto più competitivo”.
Le domande si possono presentare entro il 31 dicembre. Per ridurre oneri e tempi, l’impresa per la stipula dell’atto di cessione del credito della cessione del credito può beneficiare anche dei servizi del Segretario comunale. I Comuni che vogliono aderire possono farlo attraverso una deliberazione della Giunta.
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01/10/2010
h.17.50
Dichiarazione di Patrizia Maestri, Segretaria Generale CGIL Parma su intervento della Provincia sui crediti delle imprese.
La CGIL di Parma, attraverso la Segretaria Generale Patrizia Maestri, esprime soddisfazione per la definizione, da parte della Provincia di Parma, in collaborazione con la Camera di Commercio e un pool di sette Istituti di credito di modalità e procedure che serviranno a sbloccare i pagamenti a quelle imprese creditrici, per lavori e servizi già effettuati, nei confronti della pubblica amministrazione.
L’ importanza e la centralità della misura e’ rafforzata dal fatto che all’intesa aderiscono tutti i Comuni parmensi tranne, purtroppo, l’Amministrazione Comunale di Parma che ha scelto un percorso diverso.
Tali decisioni rispondono alle sollecitazioni che la CGIL, insieme alle categorie del pubblico impiego e dell’ edilizia, di concerto con alcune associazioni datoriali, nei mesi scorsi aveva avanzato per cercare di rimediare ai danni provocati dal patto di stabilità voluto dal governo che aumentava le difficoltà di aziende già colpite dalla crisi.
In diverse occasioni infatti a causa del blocco dei pagamenti, si e’ dovuto ricorrere a cassa integrazione, in alcuni casi le aziende hanno licenziato e in altri hanno cessato l’attività.
E’ ora importante che le misure adottate possano accompagnare imprese e lavoratori per fare fronte a una crisi la cui fine appare molto lontana. E’ anche auspicabile che le principali amministrazioni del territorio si raccordino per trovare uno strumento di intervento unico e omogeneo dettato non da criteri di appartenenza politica ma unicamente da quello dell’ efficacia.
Come e’ stato dimostrato anche nella nostra realtà in momenti di grande difficoltà la capacità di fare sistema e’ stato l’elemento determinante per dare risposte positive a lavoratori e aziende.
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01/10/2010
h.18.30
“Personalmente non mi risulta essere stato invitato dalla Provincia ma comunque tutto ciò è stato assolutamente ininfluente ai fini della decisione di partecipare alla convenzione sulla cessione del credito”.
E’ quanto risponde l’assessore al Bilancio Gianluca Broglia alle critiche del Pd circa la mancata partecipazione al tavolo di questa mattina in Provincia. “Infatti se avessimo dovuto sottoscrivere questo patto l’avremmo fatto quattro mesi fa, a maggio, quando è uscito l’accordo regionale appunto per l’accesso al credito. Abbiamo invece preferito un modello che, a nostro parere, è più elastico, più concreto e più adatto ad affrontare le modifiche legislative che potrebbero subentrare a breve termine”.
Circa le critiche politiche di Massimo Iotti del Pd, l’assessore Broglia prende atto con “grande rammarico di quanto detto dal consigliere d’opposizione, poiché dimostra la mancata conoscenza delle regole del patto di stabilità. Infatti qui non c’è un problema di volume di indebitamento, che fra l’altro è inferiore a quello di altre città capoluogo (secondo Il Sole 24 ore siamo al 56 posto) ma un problema di regole del patto di stabilità che per la loro incongruenza penalizzano gli enti virtuosi come il nostro”.
A rincarare la dose è il vicesindaco Paolo Buzzi: “A noi non interessano polemiche di bassa lega circa presunti isolamenti o primati nel numero di soggetti coinvolti, ma interessa colpire nel segno e andare incontro alle esigenze delle imprese. Iotti spieghi piuttosto come mai questa iniziativa se fatta dal Comune di Parma è dovuta (guarda caso) a problemi di indebitamento e se invece fatta dagli altri Comuni e dalla Provincia è dovuta al patto di stabilità! Mai – prosegue Buzzi – ho parlato di accordo con la Camera di commercio ma di confronto visto che con la Camera di commercio stessa sono stati fatti due incontri. Infine circa la gara di affidamento ribadisco che c’è stata. Iotti lo dovrebbe sapere visto che il bando era pubblico a seguito di una delibera della Giunta comunale del 10 settembre”.