Provincia, un esempio di spreco di denaro pubblico -

Fiato sul collo: archivio
Finalità della rubrica
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13/11/2011
h.16.30

Lo spreco di denaro delle amministrazioni pubbliche avviene certamente nelle cosiddette “grandi opere” ma anche nelle piccole delibere, quelle che passano sotto silenzio: lo spreco quotidiano, la compiacenza e il contributo di favore, la consulenza e il contratto co.co.co inutili, l’assunzione a tempo indeterminato dell’amico il cui stipendio e la cui pensione graveranno per una vita a carico dei contribuenti…
La rubrica “Fiato sul collo” ha iniziato a pubblicare grandi sprechi e pure alcune illegalità delle amministrazioni pubbliche di Parma, ma si vuole concentrare anche sulle “delibere minori”, che sono minori solo per gli importi specifici ma che sommati raggiungono cifre enormi.
Faccio un esempio concreto, ma nei prossimi mesi ne documenteremo almeno cento che ci sono già state segnalate dai lettori: il 20 ottobre 2011 la giunta della Provincia di Parma, con la delibera n.543/2011, ha speso 6.000 euro come contributo al Convegno di Studio “Le residenze ducali parmensi dopo 150 anni. Dalle rivendicazioni alla valorizzazione” organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Parma il 22 ottobre presso la Reggia di Colorno.
Un convegno sulle residenze ducali parmense dopo 150 anni??? Al di là dei dubbi di competenza, sono queste le priorità del nostro territorio sulle quali buttare via la cifra significativa di 6.000 euro in tempi in cui di soldi negli Enti locali (e non solo) ne girano così pochi? O forse ci sono altre necessità più impellenti per le persone?
Ma c’è anche la beffa. Nella stessa seduta, con delibera n.544/2011 la Giunta provinciale accoglieva la richiesta di contributo della Lega Italiana per la lotta contro i tumori (LILT). Se hanno dato 6.000 euro per le case ducali 150 anni dopo chissà quanti ne avranno dati (giustamente) alla LILT?
1.200 alla Lilt, 6.000 alle case ducali 150 anni dopo.
Quali siano le logiche con le quali sono distribuiti i soldi pubblici rimane un mistero… ma forse, a pensarci bene, è chiarissimo.