Psiconcologia per i pazienti operati di tumore del cavo orale

SMA MODENA
lombatti_mar24

30/10/2012
h.13.30

La diagnosi di tumore comporta grande sofferenza psicologica sia per il paziente che per i suoi familiari. Per quanto l’informazione medica su prevenzione, diagnosi e trattamento delle forme tumorali sia sempre più presente e diffusa nella popolazione, il cancro continua ad incutere paura e ad alterare gli equilibri emotivi, familiari e sociali. E’ perciò evidente la necessità che i problemi del paziente oncologico non siano affrontati solo nel loro aspetto medico-chirurgico ma in quello psico-sociale. Il disagio inoltre investe anche la famiglia con una serie di problematiche che, se non seguite ed affrontate, possono sfociare in situazioni di profonda crisi.
In particolare, i tumori del cavo orale, che si sviluppano all’interno della bocca o cavità orale, cioè nel tratto iniziale del tubo digerente che si estende dalle labbra fino al velopendulo, che divide la bocca dalla faringe e possono colpire le mucose, le ghiandole salivari o le ossa mascellari, quando non diagnosticati in tempo, rendono necessari interventi estremamente invasivi che incidono notevolmente sulla qualità di vita del paziente trattato determinando alterazioni del volto e compromissione della funzione fonatoria e dell’alimentazione.
Ogni anno nel mondo vengono diagnosticati circa 400 mila casi di tumore del cavo orale, di questi circa 8 mila si registrano in Italia. La maggior parte dei casi viene diagnosticata dopo i 60 anni, tuttavia, negli ultimi anni si sta registrando un incremento di pazienti nella fascia d’età dei 40 anni.
Bernardo Bianchi – dirigente medico della struttura Maxillo-facciale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma afferma “Il trattamento chirurgico dei tumori del cavo orale comporta in alcuni casi interventi invasivi e mutilanti. L’impossibilità nella comunicazione verbale, la difficoltà nell’alimentazione e non ultimo il deficit estetico a livello del volto, determinano problematiche psicologiche pesanti per i pazienti, difficilmente gestibili autonomamente. In questo contesto la possibilità di disporre di un supporto psicologico specializzato nelle fasi di diagnosi, di preparazione pre-operatoria, degenza e dopo la dimissione, rappresenta un’indubbia risorsa per il paziente oncologico e la sua famiglia.”
Antonietta Albano – psicologa e psicoterapeuta, curatrice e coordinatrice del progetto – aggiunge “Il paziente, che si trova a confrontarsi con una diagnosi di carcinoma del cavo orale sperimenta disorientamento, paura ed impotenza. Una volta operato sono le sue reali condizioni anatomiche e funzionali a creare smarrimento in lui, per l’importante impatto sociale che ne consegue.  La figura dello psicologo, per cui,  assume in questo contesto un’importanza fondamentale di ascolto empatico, accoglienza e consapevolezza.  L’elaborazione del lutto, inoltre, interessa anche i familiari del paziente, che, difficilmente, sono depositari di strumenti che permettono un confronto sereno e privo di timori. Un dato, particolarmente, rilevante: arrivano all’U.O. di Maxillo-facciale dell’Ospedale di Parma da tutta Italia,considerata l’eccellenza a livello regionale e nazionale. Questo comporta ulteriore disagio:  la preoccupazione e la sofferenza per la malattia e l’impatto con una città che non si conosce… ed è così che il mio ascolto e la mia accoglienza fungo da contenitore di tutte le emozioni che, inevitabilmente, affiorano.”
LILT Parma, da sempre impegnata nella prevenzione dei tumori, in collaborazione con il Prof. Enrico Sesenna Direttore U.O. di Chirurgia Maxillo Facciale, il Dr. Bernardo Bianchi dirigente medico presso l’U.O. di Chirurgia Maxillo facciale e la Dr.ssa Antonietta Albano psicologa e psicoterapeuta, da oltre un anno sostiene il progetto psiconcologia che prevede l’inserimento della figura di uno psicologo presso l’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Ospedale di Parma. Finalità del progetto è sostenere il paziente operato di tumore del cavo orale prendendosi cura anche dell’aspetto psico-sociale oltre che di quello chirurgico e terapeutico. Al fine di dare continuità ad un’iniziativa che ha raccolto risultati incoraggianti con grande soddisfazione per pazienti e famigliari, LILT Parma promuove una campagna innovativa e capillare di raccolta fondi rivolta alla cittadinanza. Nelle sale d’attesa delle maggiori strutture sanitarie private di Parma e Provincia – il Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, Hospital Piccole Figlie, Casa di Cura Val Parma e Welfare Italia – saranno installati monitor che manderanno in onda uno spot . Durante la trasmissione dello spot sarà possibile per il pubblico presente chiamare il numero 899.60.60.67 per donare in tempo reale (costo max della telefonata € 3,03).
Questo innovativo progetto di raccolta fondi nasce da PubbliKoinos srl, società di Milano esperta nell’aiutare, con moderni strumenti di marketing, anche piccole realtà del terzo settore a realizzare grandi progetti. Pubblikoinos che sostiene tutti i costi dell’iniziativa (monitor, infrastruttura tecnologica e produzione video) sta raccogliendo sponsor che avranno la possibilità di vedere il proprio messaggio pubblicitario trasmesso accanto allo spot di LILT Parma.