Question time in Regione, Vignali (FI): “Serve maggiore incisività nel contrasto alle baby gang”

SMA MODENA
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Con un question time, il consigliere regionale Pietro Vignali (Forza Italia) chiede alla giunta di essere più incisiva nella lotta al fenomeno delle baby gang. In particolare, il consigliere sollecita “un rafforzamento della funzione di prossimità della polizia locale”.

“Continuano a verificarsi, con frequenza e intensità sempre maggiore, nei capoluoghi di provincia così come in altri centri urbani della regione, episodi di violenza e criminalità legati al fenomeno delle cosiddette baby-gang”, spiega Vignali.

“Per diversi anni – rimarca – la giunta regionale ha minimizzato il problema, questo anche per eludere le criticità collegate al modello di integrazione proposto fino a oggi”.

Vignali si appella alla giunta regionale: “La Regione Emilia-Romagna ha il dovere di intervenire concretamente nel contrasto a questo fenomeno, con politiche mirate e multisettoriali che coinvolgano tutti gli attori, a partire dalle famiglie, dalla scuola e dal terzo settore”.

Propone, quindi, il capogruppo FI: “Il fenomeno può essere efficacemente contrastato con un approccio multilivello che riguarda sia la sua prevenzione sia la sua repressione e che interessa diverse competenze regionali, da quelle sanitarie in ambito psicologico, a quelle di indirizzo nelle politiche giovanili in ambito sociale ed educativo fino a quelle della polizia amministrativa locale”.

Ad esempio, conclude, “la polizia locale, per scelta politica delle amministrazioni regionali che si sono susseguite negli ultimi 20 anni, ha di fatto in Emilia-Romagna un ruolo marginale nel controllo del territorio”.

La risposta è pervenuta dalla sottosegretaria alla presidenza Manuela Rontini: “Non c’è sottovalutazione del problema in Emilia-Romagna, tanto che abbiamo approfondito il tema con il supporto dell’Università di Bologna. C’è attenzione sui fenomeni di devianza giovanile e oltre alla repressione, di competenza statale, si porta avanti anche un’attività preventiva, da noi supportata, con interventi, ad esempio, di miglioramento dei quartieri, un lavoro di informazione nelle scuole e con l’attività della polizia locale”. Insomma, rimarca, “un approccio multilivello”.

La replica di Vignali: “Grave errore sottovalutare il fenomeno, non è solo un problema sociale, servono azione decise per ripristinare le condizioni di sicurezza”.