
02/09/2013
h.10.00
Il circolo Arci Fuori Orario di Taneto di Gattatico (Reggio Emilia) compie 20 anni (la sua apertura risale infatti all’inizio dell’autunno del 1993) e, per iniziare nel migliore dei modi la stagione 2013-2014, sceglie l’artista più rappresentativo, quello in assoluto più legato alla sua storia e alla sua crescita: Vinicio Capossela.
Venerdì 20 settembre 2013, serata inaugurale della nuova annata, Vinicio Capossela sarà dunque protagonista di un originale concerto di «Musica per sposalizi» in compagnia de La Banda della Posta, irresistibile formazione di 10 elementi, con il cortile trasformato in un’enorme balera. È la data conclusiva di un tour che nell’estate 2013 ha fatto ballare più di centomila persone; biglietti al prezzo speciale di 15 euro, già disponibili in prevendita nel club di Taneto, su TicketOne e negli altri abituali punti.
All’interno della serata avverrà la consegna del prestigioso «Premio Miglior Club d’Italia 2012-2013», assegnato al Fuori Orario dal Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti) e dalla Rete dei Festival.
Non sono ancora tutte fissate ma trapelano già le prime date del mese di settembre: dopo la vernice di venerdì 20 con Capossela & La Banda della Posta, sabato 21 la «Global Night – StudentParty» con un ricco programma in fase di definizione, venerdì 27 gli ormai classici DiscoInferno coi maggiori hit degli anni ’70-’80 e due nuovi componenti della band e sabato 28 «Twist and Shout! A 50’s and 60’s Night», la serata in stile anni ’50 e ’60 che ha cambiato il modo di ballare di migliaia di persone in tutta Italia e che sbarca per la prima volta in assoluto nel circolo di Taneto (biglietti a 7 euro, già in prevendita e in prenotazione).
Tra le anticipazioni di ottobre, poi, venerdì 4 la grande cantautrice toscana Irene Grandi (biglietti a 15 euro, già in prevendita), sabato 5 Cristina D’Avena insieme agli irriverenti Gem Boy nel loro rinnovato show di sigle di cartoni animati in veste rock (biglietti a 15 euro, già in prevendita) e venerdì 11 i salentini Après La Classe.
Ma il mattatore di inizio stagione è Vinicio Capossela con il suo spiazzante progetto di «Musica per sposalizi». «Lo sposalizio – spiega Vinicio – è stato il corpo e il pane della comunità. Il mattone fondante della comunità. Veniva consumato con il cibo e con la musica. Questa musica che accompagnava il rito era musica umile, da ballo, adatta ad alleggerire le cannazze di maccheroni e a “sponzare” le camicie bianche, che finivano madide e inzuppate, come i cristiani che le indossavano. Un repertorio di mazurke, polke, valzer, passo doppio, tango, tarantella, quadriglia e foxtrot, che era in fondo comune nell’Italia degli anni ’50, ’60, e che si è codificato come una specie di classico del genere in un periodo nel quale lo “sposalizio” è stata la principale occasione di musica, incontro e ballo…».
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