Romano Prodi a Parma per parlare d’Europa

SMA MODENA

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31/05/2014

I nuovi scenari politici ed economici dopo il recente esito delle elezioni europee, alla vigilia della Presidenza dell’Italia del semestre europeo. Sono questi i principali temi che il Prof. Romano Prodi affronterà, incalzato dalle domande di Franco Mosconi, docente di Economia all’Università di Parma, già capo della Segreteria di Prodi a Bruxelles nei cinque anni della sua guida della Commissione – durante l’incontro “Dialogo sull’Europa” promosso da Il Borgo, in programma a Parma giovedì 5 giugno alle 17.30 presso l’Aula Magna dell’Università, nella sede centrale (via Università). L’incontro si profila come un’occasione, voluta dal Borgo per offrire alla Città un momento di arricchimento politico-culturale di particolare attualità. L’ appuntamento avviene, infatti, subito dopo le elezioni europee e si propone come riflessione pubblica sulle trasformazioni delle politiche europee e sulle prospettive per il nostro Paese nel contesto comunitario, alle luce dei nuovi scenari che si apriranno a seguito dell’esito delle urne, anche in vista del ruolo che l’Italia assumerà alla guida del semestre dal 1° luglio.
Durante l’incontro è previsto anche un breve ricordo di Andrea Borri, fondatore del Borgo e amico personale di Prodi, con il quale ha condiviso le principali battaglie politiche.
“Siamo lieti – ha dichiarato Paolo Scarpa, Presidente del Circolo – che Romano Prodi abbia voluto accettare il nostro invito, rendendo quindi possibile un’occasione di approfondimento sul tema dell’Europa, il tema strategico fondamentale attorno a cui ruotano i destini dei paesi occidentali, Italia in primis. E, proprio a fronte della crisi della spinta europeista, appannata dalle politiche monetaristiche che hanno depresso l’economia, l’Europa appare oggi, ancora più di prima, la speranza principale di rilancio di un’idea di democrazia e di futuro sostenibile. Siamo in un momento storico delicato ma il nostro Paese che è ora chiamato a dettare l’agenda dell’UE per il 2° semestre ha la opportunità di guidare un processo di rilancio di un’Europa dei popoli. Il ritorno a Parma di Romano Prodi, nostro ospite come già in passato, consolida il rapporto con il Borgo, del quale fu ispiratore e fondatore Andrea Borri, suo amico e protagonista insieme a lui di importanti battaglie.”
Numerose saranno le domande a cui il Professore sarà chiamato a rispondere. La politica di austerità praticata dall’Unione Europea negli ultimi anni, sembra mostrare tutti i suoi limiti e il successo in molti Paesi dei Movimenti anti-euro conferma la drammaticità del momento e la necessità di un rilancio dell’ideale europeo su nuove basi. Bisogna cambiare, ma come? Chi sarà capace di guidare il cambiamento? Il successo del PD di Renzi alle elezioni europee dà titolo all’Italia di pesare adeguatamente nel nuovo corso? Si potrà recuperare la fiducia dei cittadini delusi, fattore indispensabile per ridare slancio alla costruzione dell’Europa federata?
Romano Prodi, amico storico di Andrea Borri (ricordiamo la sua orazione funebre in Duomo in occasione delle esequie del compianto deputato parmigiano) e del Circolo Il Borgo, torna a Parma in un momento topico per l’Europa e viene a “dialogare” sull’Europa, lui che è stato Presidente della Commissione Europea dal 99 al 2004 e che ne ha guidato due processi storici: l’allargamento a Est dell’Unione e l’introduzione della moneta unica. Prodi condivide, infatti, con l’ex Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, il merito di aver permesso l’ingresso dell’Italia nell’area Euro. Prodi resta uno dei riferimenti autorevoli della seconda Repubblica. Il processo da lui avviato nel 1996 con l’Ulivo ha rappresentato una visione politica di rinnovamento e di confronto tra le ideologie post-ottocentesche, che ha saputo resistere alle divisioni interne e alle contraddizioni della sinistra, trovando forse oggi sbocco e realizzazione nel PD di Matteo Renzi.

Romano Prodi a Parma

SMA MODENA

24/11/2009
13.20

Sviluppo e rigore, un binomio che va di pari passo se c’è metodo e si persegue l’efficienza. Questo il tema centrale del convegno «Giovanni Goria, Beniamino Andreatta, Andrea Borri. Equilibrio di bilancio e sviluppo nella gestione della cosa pubblica» che si svolgerà venerdì 27 novembre alle 15.30 all’Aula Magna dell’Università degli Studi di Parma (via Università, 12), con la presenza di Romano Prodi che interverrà al termine della giornata.
Il convegno, organizzato da Fondazione Andrea Borri e Fondazione Giovanni Goria, parte dall’analisi del pensiero e degli insegnamenti in ambito economico di tre grandi personaggi che hanno segnato la storia nazionale e locale per passare ad una tavola rotonda con qualificati economisti. L’obiettivo finale è di ragionare e suggerire una strada che possa portare ad uno sviluppo duraturo partendo proprio dall’equilibrio di bilancio come elemento fondamentale per liberare risorse da destinare alla crescita economica e sociale del Paese e dei territori.
Ad introdurre i temi di discussione saranno Marco Goria, Filippo Andreatta e Bernardo Borri, seguiranno le relazioni di Mario Sarcinelli, ora presidente della Fondazione Goria, già ministro del Commercio estero, vice presidente della Banca Europea e presidente di BNL oltre che docente universitario, Giovanni Verga, docente dell’Università degli Studi di Parma, Alfredo Alessandrini, della Fondazione Andrea Borri, già direttore centrale della Cassa di Risparmio di Reggio e direttore generale della Provincia di Parma, attuale presidente di Terme di Salsomaggiore e Tabiano.
Seguirà la tavola rotonda alla quale interverrà Tito Boeri, docente dell’Università Bocconi di Milano, Francesco Daveri, docente dell’Università degli Studi di Parma e Franco Mosconi, docente dell’Università degli Studi di Parma. A moderare sarà Giulio Tagliavini, dell’Università degli Studi di Parma.
Il convegno gode dell’alto patronato del Presidente della Repubblica, del patrocinio di Regione Emilia Romagna, Comune di Parma, Provincia di Parma, Università degli Studi di Parma e si svolgerà con il contributo di Dallara.