
“I medici disponibili per il 118 ci sarebbero, è la Regione Emilia-Romagna che non li fa assumere”.
Lo ha dichiarato il vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega, Fabio Rainieri, dopo avere presentato insieme alla consigliera del gruppo Lega Emilia-Romagna, Maura Catellani, un’interrogazione alla Giunta regionale sull’ultimo bando riguardante l’accesso ad un corso di idoneità per medici di emergenza territoriale.
“Secondo la stima al ribasso fatta da un autorevole sindacato del settore sanitario, in Emilia-Romagna i posti di medici di emergenza territoriale vacanti sarebbero almeno 132 mentre l’ultimo bando regionale per i corsi di idoneità per l’emergenza sanitaria territoriale pubblicato lo scorso aprile prevede soli 85 posti, di cui appena 25 da assegnare tra Parma, Reggio Emilia e Piacenza – ha proseguito Rainieri – Le domande per essere ammessi a questo corso indispensabile per consentire ai medici di poter lavorare sulle automediche e sulle ambulanze sarebbero state oltre 300″.
“Questi dati rivelano come sia fasulla la narrativa della Giunta regionale di sinistra per cui la causa della riduzione in atto dei servizi di emergenza urgenza sarebbe da attribuire all’impossibilità di reperire personale specializzato. Vera è, invece, l’ipocrisia della stessa amministrazione regionale che rinnega il taglio di questi servizi spingendo su una riforma solo di facciata come quella dei Cau”.
“Un esempio: a Fornovo hanno tagliato l’automedica che era operativa h24 perché hanno attivato un CAU che è però operativo solo la notte e nei festivi. I tagli alla sanità pubblica li fa la sinistra, come hanno fatto brutalmente i governi a prevalenza PD per oltre 10 anni. Il governo di centrodestra, pur nella non semplice situazione di bilancio che si è trovato a gestire, sta cercando di riparare a quegli errori”.