
16/06/2009
h.15.10
A cinque giorni dal voto è sconcertante il vuoto programmatico del candidato del centrodestra Giampaolo Lavagetto. In quasi due mesi di campagna elettorale si è distinto per polemiche, attacchi personali, insinuazioni, tutte rigorosamente a vuoto.
Ha fatto perdere al dibattito pubblico – cui i cittadini hanno diritto per decidere – giorni cercando di far dire ad un documento della Corte dei Conti il contrario di quel che diceva.
Ha giocato con le cifre. Ha dipinto la Provincia e il suo attuale presidente in un modo credibile solo per chi non abita da queste parti.
Tutto questo è servito solo per coprire il vuoto di progetti concreti che lo caratterizza. Finora, infatti, abbiamo capito solo che se fosse stato eletto presidente avrebbe dimezzato il numero degli assessori e la paga del direttore generale e avrebbe costruito un polo scolastico, non si sa dove né dedicato a quale indirizzo. Un po’ poco per chi si candida a governare per cinque anni.
Siamo andati a vedere il suo libro, ma si segnala solo qualche dotta citazione poetica. Progetti concreti? Zero. Ci siamo rifugiati nel suo sito ma anche qui, a parte qualche aggettivo attribuito alla Provincia che immagina, zero.
Ognuno – ci mancherebbe – è libero di fare la campagna elettorale che vuole. Si può decidere di giocare tutto sulla propaganda e la demagogia.. La cosa che ci sembra grave è che in questo modo chi si candida non si assume nessun impegno concreto – a parte quelli sui tagli cui accennavo prima – e toglie così ai cittadini la possibilità di essere giudicato, di confrontare quel che è stato promesso con quel che è stato poi effettivamente realizzato.
Un’altra storia rispetto a Vincenzo Bernazzoli, che ha realizzato fino in fondo il programma con cui si era presentato cinque anni fa e che oggi chiede la riconferma a partire da progetti concreti e misurabili.
Luca Benecchi
Segretario cittadino Pd