Scuola, “la situazione è drammatica”

SMA MODENA
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04/06/2010
h.18.30

Valorizzare l’autonomia scolastica, stabilizzare i precari con un piano di assunzioni, investire il 6% del Pil nella scuola, tenere aperti gli istituti anche il pomeriggio e redigere un piano straordinario per borse di studio e libri di testo: sono queste le proposte del PD per salvare la scuola pubblica presentate anche a Parma, in mattinata, dalle parlamentari Carmen Motta e Albertina Soliani (nella foto).
Proprio nei giorni scorsi l’onorevole Motta e la senatrice Soliani avevano incontrato un gruppo di docenti e dirigenti scolastici per conoscere ancora più da vicino la situazione della provincia di Parma.
Le parlamentari avevano chiesto inoltre un incontro a Armando Acri, lo scorso 31 maggio, incontro che non si è svolto a causa di precedenti impegni del dirigente dell’ufficio scolastico provinciale.
I tagli, a livello nazionale, di 8 miliardi di euro, di 85.000 docenti e di 44.500 ATA in meno di tre anni incidono pesantemente anche sull’Emilia Romagna e le sue province.
«Nell’anno scolastico 2009-2010 – ha spiegato Motta – nella nostra provincia, sono stati 132 gli insegnanti che hanno perso il lavoro, nel prossimo la scuola dovrà fare a meno di altri 136 docenti: 20 nella scuola primaria, 30 nella secondaria di I grado e 86 nella secondaria di II grado. Inoltre i revisori dei conti, probabilmente non saranno in grado di firmare i bilanci 2010 degli istituti scolastici, perché ancora le scuole non hanno ricevuto i finanziamenti dovuti. È totale il disimpegno nei confronti della scuola – ha proseguito Motta – il governo continua a dimostrare di non aver visione del futuro. Non sostenere la scuola significa non investire nel perno dello sviluppo, perché la conoscenza è crescita».
La senatrice Soliani ha ribadito: «La situazione è drammatica, c’è molta nebbia sul futuro anno scolastico che sarà sicuramente peggiore di questo che si sta per concludere. Francamente non riesco a immaginare cosa resterà della scuola pubblica italiana che il Governo sta affondando dalla prima finanziaria che ha fatto, nell’estate del 2008 e ben prima della crisi. Fino ad ora abbiamo contato sulla solidarietà degli enti locali ma se il governo toglierà anche a loro altri fondi come potranno rimanere i servizi fondamentali? Il PD ha un’altra idea di scuola e di autonomia scolastica e farà di tutto per contrastare questa situazione».
Durante la conferenza stampa sono stati fatti alcuni esempi concreti sulla situazione del prossimo anno, per esempio in montagna. A Berceto e Borgotaro non ci sarà più la prima media, sempre a Berceto alle elementari ci sarà una pluriclasse di 23 bambini, in Val Ceno 9 bidelli su 22 perderanno il lavoro nei prossimi tre anni, la compresenza degli insegnanti ci sarà sempre meno, saranno tagliati anche gli insegnanti di sostegno con pesanti ricadute per gli studenti che hanno difficoltà nell’apprendimento e che quindi vedranno messo in discussione il loro percorso formativo.