
05/09/2014
ACCADDE OGGI: 5 Settembre 1972, Settembre Nero sequestra gli atleti israeliani alle Olimpiadi a Monaco.
Nelle prime ore del mattino di martedì 5 settembre 1972 sei membri del gruppo terroristico Palestinese noto come Settembre nero, vestiti con tute sportive, scavalcarono la recinzione che circondava il villaggio olimpico di Monaco di Baviera, portando con sé sacche piene di armi. Gli addetti alla sorveglianza li notarono, ma diedero poca importanza alla cosa poiché assai spesso gli atleti avevano scavalcato la recinzione per far ritorno ai propri alloggi.
Dopo essersi cambiati, i terroristi, armati di kalashnikov e pistole, fecero irruzione negli appartamenti di 21 atleti e funzionari israeliani. Yossef Gutfreund coraggiosamente cercò di impedire l’accesso agli uomini del commando e permise a Tuvia Sokolovsky di uscire da una finestra e mettersi in salvo. In un altro appartamento Moshe Weinberg, pur colpito ben 12 volte, riuscì a ferire uno dei terroristi e salvare la vita di uno dei suoi compagni di squadra.
Gli uomini di Settembre Nero presero nove ostaggi prima di chiedere la liberazione di 234 prigionieri, la maggior parte dei quali erano terroristi arabi. Le richiesta fu categoricamente respinta, ma alla fine si raggiunse un accordo per cui i terroristi e gli ostaggi sarebbero stati portati in elicottero all’aeroporto Furstenfeldbruck dove avrebbero trovato un aereo ad attenderli.
Il governo di Bonn si offrì di pagare un riscatto, ma i terroristi rifiutarono rispondendo che non gli “interessavano né i soldi né le vite” dei prigionieri. Fu organizzato quindi un piano per liberare gli ostaggi, posizionando tiratori scelti intorno alla pista e agenti a bordo del velivolo. Il piano rivelò dall’inizio la propria debolezza quando alcuni agenti, preoccupati per la loro mancanza di preparazione, si rifiutarono di ubbidire. Inoltre ci si rese conto che non vi erano neppure abbastanza tiratori scelti per mettere fuori combattimento tutti i terroristi, il cui numero, ad insaputa delle autorità della Germania Federale, era nel frattempo aumentato di due uomini. Tuttavia il piano venne portato avanti con esiti nefasti. Tre terroristi furono uccisi alla prima raffica, ma gli altri riuscirono a portarsi fuori portata. Uno di questi gettò una granata in un elicottero dove si trovavano 5 ostaggi, uccidendoli tutti. Un altro terrorista fece fuoco con il mitra nel secondo elicottero, uccidendo i rimanenti prigionieri.
Venti ore dopo dall’avvenuto sequestro degli ostaggi ad opera di Settembre Nero, il bilancio dell’operazione vide un ufficiale di polizia tedesco, 5 terroristi palestinesi, e 11 atleti israeliani morti. Tre dei terroristi sopravvissuti furono imprigionati, ma vennero rilasciati un mese più tardi quando il volo Lufthansa 727 venne dirottato e fu chiesto il loro rilascio.
Pochi giorni dopo il tragico evento, Israele reagì con attacchi aerei contro la Siria e il Libano, uccidendo 66 persone e ferendone decine. Inoltre il governo Israeliano inviò squadre della morte con il compito di dare la caccia ai membri di Settembre Nero, mentre le truppe Israeliane oltrepassavano il confine libanese, dando vita ai combattimenti più sanguinosi dalla fine della Guerra dei Sei Giorni del 1967.
Alessandro Guardamagna