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02/07/2010
h.14.40
Matteo Caselli, Consigliere Comunale Pd e Caterina Bonetti, Responsabile Cittadino Politiche giovanili Pd sull’apertura dell’HUB Cafè in Piazzale Bertozzi:
Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha inaugurato un nuovo spazio in Piazzale Bertozzi: l’Hub cafè. Questo spazio, realizzato dal Comune, verrà gestito da un privato e, almeno nelle premesse, dovrebbe essere un luogo dedicato alla promozione della creatività giovanile.
Come rituale si sono succeduti i “soliti” commenti entusiastici di esponenti della maggioranza (i quali alla fine però si assomigliano sempre un po’) e numerose critiche, oltre ad una manifestazione di contrarietà portata avanti da alcuni giovani nel giorno dell’inaugurazione.
Innanzitutto siamo rimasti colpiti da come Parma Civica ha considerato chi legittimamente esprime contrarietà. Nel rispetto delle regole democratiche, è necessario chiedere il permesso per manifestare dissenso?Da quando l’espressione di un’idea è sottoposta al vaglio di un partito? In secondo luogo, ci colpiscono alcune questioni: in primis, pensiamo che si stia esagerando nella privatizzazione di luoghi pubblici. Era forse l’unica strada per riqualificare quella zona della città la creazione di un Bar? Costruire chiostri privati risolve forse il problema della vivibilità di parti della città?
In secondo luogo, a Parma esistevano già centri di aggregazione per giovani dedicati alla creatività. Si pensi a quello nel Parco Ducale limitrofo alla Corale Verdi. Non bastava valorizzare quelli già esistenti, magari con progettualità ad hoc, non necessariamente vincolate ad una proposta di consumo? Siamo infatti nella food valley, ma pare che per i giovani non vi sia altra opportunità, per socializzare, che bere e mangiare. Non meno importante infatti è il discorso legato, al modello rappresentato dal Bar e dalla Movida: è forse questa l’unica risposta alla necessità di aggregazione, di luoghi per la creatività e divertimento che si può dare ai giovani di Parma?
Noi pensiamo di no, pensiamo che l’apertura di bar non sia nemmeno in cima alle priorità che l’Amministrazione di Parma debba darsi per rispondere alle aspettative delle giovani generazioni. Il “modello Movida” piace a tanti giovani della città, ma non può essere il modello unico che la Giunta di Parma propone alle nuove generazioni.
La prima cosa che un’amministrazione attenta alle esigenze dei cittadini dovrebbe fare è prendersi carico della molteplicità di richieste espresse dalla popolazione: perseguire un modello unico è infatti limitante oltre che poco democratico.
I giovani necessitano di una strategia di ampio respiro per quanto riguarda la progettazione di luoghi ed attività ad essi dedicati, non di manifestazioni estemporanee né di “nicchie” costruite all’interno del tessuto urbano, ma sostanzialmente non integrate con esso.
Sembra invece che il progetto del comune sia quello di dedicare ad ogni fascia d’età uno spazio ad hoc, incasellando in appositi spazi generazioni che a nostro parere dovrebbero invece vivere all’interno di un contesto cittadino vivo e comune.