
“Dopo la scandalosa risposta di *RFI al sindaco di Colorno, abbiamo presentato un’interrogazione al Ministro dei trasporti e al Presidente del Consiglio, per sapere come è possibile che RFI non investa nell’abbattimento delle barriere architettoniche nelle stazioni con meno di 2500 utenti, e soprattutto come è possibile che lo scriva con questa franchezza, senza offrire alternative e nemmeno la possibilità di condividere un percorso con l’amministrazione comunale interessate o con i potenziali utenti o associazioni per disabili”.
Lo dicono i parlamentari parmigiani della Lega Laura Cavandoli e Maurizio Campari, firmatari di due interrogazioni, rispettivamente alla Camera e al Senato, rivolte al Ministro delle infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli e al premier Giuseppe Conte, a suo dire, titolare della delega alla Disabilità dopo aver soppresso il Ministero ad hoc creato dal Carroccio.
“La risposta delle Ferrovie – scrivono i parlamentari leghisti – viola apertamente l’articolo 3 della Costituzione e sei degli otto principi generali della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità. La stessa Convenzione, del resto, obbliga gli Stati ad eliminare le barriere anche nel settore dei trasporti. Non è più tollerabile che nelle stazioni gli ascensori e i montascale non funzionino, che si debba inviare una prenotazione giorni prima per poter usufruire di un servizio pubblico, che, ancora oggi, i treni abbiano dei gradini e che le persone con disabilità vi debbano salire con dei montacarichi”.
L’interrogazione dei leghisti parmigiani chiede al ministro e al premier quali iniziative intendano assumere, al fine di rimuovere prontamente le barriere architettoniche nel settore dei trasporti e consentire alle persone con disabilità di essere pienamente inclusi in tutte le attività nelle quali si realizza la vita umana.