Tasse universitarie, “sarà la strage degli innocenti?”

SMA MODENA
lombatti_mar24

06/08/2012
h.11.40

Sarà lo Stato o i singoli Atenei a ringraziare gli studenti? Forse nessuno dei due effettivamente lo farà, però entrambi avranno un rigonfiamento delle loro tasche.
L’emendamento presentato dal governo al senato per modificare l’articolo della spending review che parla di tasse universitarie è stato piccolo, ma enormi sono e saranno le conseguenze che come al solito si riverseranno sugli studenti.
Di fatto non verranno più conteggiate le tasse degli studenti fuori corso per il calcolo del limite del 20% che vincola le tasse universitarie al fondo che l’università riceve dallo stato. La conseguenza sarebbe un fortissimo aumento delle tasse agli studenti in corso.
Secondo le prime proiezioni effettuate, la sola università di Parma avrebbe a disposizione un nuovo tesoretto pari a 6.560.371,00 euro,  se solo decidesse di aumentare la tassazione degli studenti in corso con ISEE superiore a 40.000 euro. Si tratterebbe, in tal caso,  di un aumento pro capite di circa 951 euro, (per un totale di 2013 euro), che insisterebbe su quasi il 40% degli studenti del nostro ateneo.
Ma non finisce qui, dato che bisogna considerare ciò che accadrà agli studenti fuori corso. Per loro la situazione si complica notevolmente: gli studenti fuori corso che hanno un isee sotto i 40.000 euro potranno subire un aumento medio di 265 euro che porterebbe le loro tasse a circa 1327 euro (+25% rispetto all’attuale tassazione media); i fuori corso che hanno un ISEE tra i 40000 e i  90000 euro potrebbero vedersi aumentare le tasse di circa 503 euro (per un totale di 2516,71 euro, +25% rispetto alla corrispondente tassa per gli studenti in corso); infine gli studenti fuori corso con ISEE tra 90000 e 150000 euro avranno una tassa di circa 3020 euro (+50% rispetto alla tassa degli studenti in corso) e quelli con ISEE superiore a 150.000 una tassa di circa 4026 euro (+100%).
Insomma sarebbe veramente la strage degli innocenti. 
In un periodo del genere in cui tutte le spese sono aumentate, in cui i disoccupati aumentano di giorno in giorno ed è complicatissimo ad oggi trovare un nuovo lavoro che dia la possibilità di mantenere un’intera famiglia, che si fa? Si continuano ad aumentare le tasse degli studenti che ad oggi sono costretti per la maggior parte ha trovarsi un lavoro per permettersi di studiare, andando fuori corso e venendo così penalizzati ancora di più dalle nuove norme.
Poi magari ci lamentiamo anche che diminuiscono gli iscritti di anno in anno? Ci domandiamo il perché?
L’Unione degli Universitari si auspica che in primo luogo ci sia un incontro con gli organi maggiori dell’Università di Parma per discutere effettivamente del problema e per non aumentare le tasse nonostante gli sia data la possibilità di farlo. In secondo luogo chiediamo di venire in contro agli studenti e di modificare il sistema di tassazione, attualmente poco adatto alle diverse fasce di reddito.
Sara’ veramente la strage degli innocenti?
Sarà lo Stato o i singoli Atenei a ringraziare gli studenti? Forse nessuno dei due effettivamente lo farà, però entrambi avranno un rigonfiamento delle loro tasche.
L’emendamento presentato dal governo al senato per modificare l’articolo della spending review che parla di tasse universitarie è stato piccolo, ma enormi sono e saranno le conseguenze che come al solito si riverseranno sugli studenti.
Di fatto non verranno più conteggiate le tasse degli studenti fuori corso per il calcolo del limite del 20% che vincola le tasse universitarie al fondo che l’università riceve dallo stato. La conseguenza sarebbe un fortissimo aumento delle tasse agli studenti in corso.
Secondo le prime proiezioni effettuate, la sola università di Parma avrebbe a disposizione un nuovo tesoretto pari a 6.560.371,00 euro,  se solo decidesse di aumentare la tassazione degli studenti in corso con ISEE superiore a 40.000 euro, come previsto dalla nuova norma. Si tratterebbe, in tal caso,  di un aumento pro capite di circa 951 euro, (per un totale di 2013 euro), che insisterebbe su quasi il 40% degli studenti del nostro ateneo.
Ma non finisce qui, dato che bisogna considerare ciò che accadrà agli studenti fuori corso. Per loro la situazione si complica notevolmente: gli studenti fuori corso che hanno un isee sotto i 40.000 euro potranno subire un aumento medio di 265 euro che porterebbe le loro tasse a circa 1327 euro (+25% rispetto all’attuale tassazione media); i fuori corso che hanno un ISEE tra i 40000 e i  90000 euro potrebbero vedersi aumentare le tasse di circa 503 euro (per un totale di 2516,71 euro, +25% rispetto alla corrispondente tassa per gli studenti in corso); infine gli studenti fuori corso con ISEE tra 90000 e 150000 euro avranno una tassa di circa 3020 euro (+50% rispetto alla tassa degli studenti in corso) e quelli con ISEE superiore a 150.000 una tassa di circa 4026 euro (+100%).
Insomma sarebbe veramente la strage degli innocenti. 
In un periodo del genere in cui tutte le spese sono aumentate, in cui i disoccupati aumentano di giorno in giorno ed è complicatissimo ad oggi trovare un nuovo lavoro che dia la possibilità di mantenere un’intera famiglia, che si fa? Si continuano ad aumentare le tasse degli studenti che ad oggi sono costretti per la maggior parte a trovarsi un lavoro per permettersi di studiare, andando fuori corso e venendo così penalizzati ancora di più dalle nuove norme.

Universitari Progressisti – Unione degli Universitari Parma