“Testa per dente”

SMA MODENA
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Dopo l’azione delle squadracce fasciste nei primi anni ’20 del secolo scorso contro associazini e cittadini di “razza salva” (razza “inferiore e barbara” secondo Mussolini), sloveni e croati, presenti nelle zone del confine nordorientale del Regno d’Italia, dopo l’italianizzazione forzata nei loro confronti attuata poi dal regime fascista nel corso del ventennio, nell’aprile del 1941 l’esercito del re e di Mussolini invade anch’esso, pochi giorni dopo quello di Hitler, la Jugoslavia, e di quel Paese l’Italia annette direttamente alcuni territori e tiene sotto controllo altri.
L’occupazione italiana fu particolarmente dura e crudele, non meno di quella nazista. La testa di un ribelle jugoslavo per un dente di un soldato italiano, ordinavano i generali fascisti. Settecento criminali di guerra italiani ha individuato la Commissione per i crimini di guerra delle Nazioni Unite.
Fatti noti agli storici, ma spesso ancora nascosti dietro il mito degli “italiani brava gente” o mistificati facendo passare l’aggressore, il fascismo italiano, per vittima e l’aggredito, i popoli della ex Jugoslavia, per aggressore.
La mostra documentaria di diciotto pannelli “Testa per dente” vuole essere uno strumento per accrescere la conoscenza e la coscienza storica collettiva, in particolare riguardo ai crimini dell’Italia fascista in Jugoslavia negli anni 1941-1945.

“Testa per dente”

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01/04/2011

Il Comitato antifascista e per la memoria storica organizza a Parma alla Galleria Sant’Andrea (via Cavestro, 6) la mostra didattico-documentaria «Testa per dente».
L’esposizione ha per oggetto i crimini compiuti dall’Italia fascista in Jugoslavia negli anni 1941-1945 e si avvale di riproduzioni di fotografie e di documenti. L’Italia aggredì militarmente la Jugoslavia nell’aprile 1941 e ne occupò diversi territori, tenendoli in condizioni particolarmente dure e crudeli. Non «dente per dente», ma «testa per dente» era il trattamento nei confronti degli jugoslavi ribelli secondo gli ordini del generale Mario Roatta comandante del 2° Corpo d’Armata italiano «Slovenia e Dalmazia».
Alcuni pannelli della mostra si riferiscono in particolare alla Slovenia e alla sua capitale Lubiana, città con la quale dagli anni sessanta Parma è gemellata. L’iniziativa è dunque diretta ad accrescere la conoscenza storica e la comprensione, superando i sentimenti nazionalistici e razzisti, minaccia alla pacifica convivenza fra i popoli diversi.
La mostra sarà inaugurata sabato 2 aprile alle 17 con l’intervento del Presidente onorario del Comitato Roberto Spocci e del curatore prof. Paolo Consolaro (“Pol Vice”) e proseguirà fino al 10 aprile, ogni giorno escluso il lunedì, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 (domenica solo dalle 16 alle 19) con ingresso gratuito.