
E’ uscito oggi l’inserto di 64 pagine della Gazzetta di Parma “Top 500 – Le aziende di Parma”.
Si tratta di una guida completa per capire lo stato di salute e le prospettive del sistema produttivo del nostro territorio.
L’inserto propone una fotografia inedita delle prime 500 imprese del parmense.
Cuore della pubblicazione è il database costruito sulla base dei bilanci 2014 e 2013 che mostra le prime 500 aziende locali per fatturato, riportando per ciascuna di esse una serie di interessanti indicatori economici e patrimoniali. Alle tabelle numeriche si aggiungono una serie di articoli di analisi sui 7 principali settori industriali (agroalimentare, servizi, edilizia, impiantistica agroalimentare, chimica e farmaceutica, meccanica generale, vetro).
I parametri utilizzati per stilare la classifica sono: dimensione aziendale (ricavi, totale attivo, patrimonio netto e numero di dipendenti); redditività (utile, risultato operativo EBIT, Mol Roe, Roi, Ros); rischio finanziario (rapporto di indebitamento, copertura degli oneri finanziari).
L’analisi sulle performance delle imprese è stata condotta dall’Area di ricerche aziendali del Dipartimento di Economia dell’Università di Parma e da PwC (PricewaterhouseCoopers).
TOP 10
- Parmalat
- Barilla Holding
- Chiesi Farmaceutici
- Impresa Pizzarotti
- SICIM
- Bonatti
- Crown Holdings Italia
- Bormioli Rocco
- Socogas
- Sidel
Da sottolineare l’importante contributo all’economia e all’occupazione del sistema cooperativo parmense con Proges (38°), Colser (49°), Copador (59°), Unione (72°), Consorzio Agrario (73°), AuroraDomus (74°), Ainpo (100), Gesin (108).
Leggi i dettagli delle posizioni fino alla posizione 100: