
13/06/2009
Torna il “Parma Fantasy”, con le straordinarie suggestioni del fantastico. Come l’anno scorso, un esercito di appassionati del fantasy provenienti da tutta Italia prenderà d’assedio la nostra città, cimentandosi in giochi di ruolo, assistendo a conferenze a tema o tuffandosi nelle magiche atmosfere medievali.
La seconda edizione della rassegna (clicca per conoscere il programma), che si terrà al Parco Ex-Eridania il 13 e 14 giugno, offrirà due giorni ricchi di giochi, tornei, sfilate e conferenze. Una delle grandi novità di quest’anno sarà quella dedicata agli appassionati del videogame.
Sarà, insomma, esplorato a 360 gradi questo mondo ricco di tradizione e di creatività, attraverso una manifestazione che già l’anno scorso, al suo debutto, aveva ottenuto uno straordinario successo di pubblico. La manifestazione è promossa dall’Associazione Dreamland, in collaborazione con il Comune di Parma, Assessorato alla Creatività e al Benessere Giovanile.
L’accessibilità alla manifestazione sarà totalmente libera e gratuita. Gli eventi sopra descritti, infatti, saranno affiancati da una fitta rete di stand (oltre 60) che coloreranno l’area del parco con accessori, beni di consumo e gadget a tema fruibili da chiunque e che permetteranno una totale “immersione” del visitatore nel mondo del fantastico.
Come nasce Parma Fantasy?
Parma Fantasy, quest’anno alla sua seconda edizione, nasce da un’idea lungimirante dell’assessore del Comune di Parma Lorenzo Lasagna, che ci tengo a ringraziare, il quale già all’inizio del suo mandato aveva pensato che il fantasy rientrasse a pieno titolo nel cosiddetto mondo del benessere e della creatività giovanile. In questo mondo fantastico e variegato troviamo, infatti, un po’ di tutto: dalla saga del “Signore degli Anelli” ed “Harry Potter” fino a “Dungeons & Dragons” che può essere considerato il capostipite di tutto il mondo fantasy.
Così è nata l’idea di dare a Parma una due giorni dedicata a tutti gli appassionati, ma non solo.
Quali riscontri avete ottenuto dalla prima edizione?
Dai risultati dell’anno scorso, edizione zero, abbiamo potuto riscontrare una presenza di ben seimila persone che consideriamo un notevole successo. Quest’anno ci proponiamo di superare tale traguardo.
In che modo?
Oltre a quanto presentato nella prima edizione ci saranno due nuovi eventi: una rievocazione storica all’interno del Parco Eridania cercherà di riprodurre quello che era un momento della giornata medievale con le persone comuni, i cavalieri, le dame, i duelli e i combattimenti. Ma non solo. Ci sarà anche qualche sorpresa.
Inoltre qui a Parma Fantasy ci sarà la tappa del WCG (World Cyber Games) in cui chi riuscirà a qualificarsi disputerà le finali italiane a Roma per poi volare a Pechino per le finali mondiali.
Per questo possiamo dire che quest’anno Parma Fantasy ha un’ulteriore medaglia da appuntarsi sul petto. A parte questo vogliamo concedere alle persone la possibilità di rilassarsi un paio di giorni, evadendo dalla realtà quotidiana che del resto è il fine principale del Parma Fantasy.
Secondo lei a cosa è dovuto il successo del genere fantasy?
Ho due idee dal mio punto di vista. La prima è che rappresenta un modo di incontrarsi e vedere cosa fanno gli amici in un momento di svago. Questo probabilmente è il primo motivo del suo successo. La seconda idea è che le persone cercano di isolarsi da quella che è la routine della vita quotidiana e quindi dal lavoro e dalle responsabilità concentrandosi sulla propria mente divertendosi.
Oltre a divertire crede che il fantasy possa avere altre funzioni?
Certamente. I giochi di ruolo già dalla tenera età vengono utilizzati dagli insegnanti per trasmettere ai bambini dei valori, delle regole comportamentali specialmente mirate al rispetto del prossimo. Questo non lo si ritrova solamente nei giochi di ruolo ma anche nella rievocazione storica in cui i valori medievali della cortesia e della cavalleria sono assai importanti.
In un periodo di “crisi” come quello attuale può il genere fantasy essere d’aiuto?
Io non parlerei propriamente di una “crisi attuale”. Parlerei piuttosto di un modo continuo di essere nel tempo, sviluppando il concetto della responsabilità. Il mondo del fantasy in generale è un modo per staccare la spina per un breve periodo per poi ricaricarsi e trasportare i valori acquisiti nella vita quotidiana reale.
Quindi il Parma Fantasy rappresenta un’opportunità anche per chi ancora non conosce il genere?
Sicuramente. Ricordiamoci che Parma Fantasy ha anche uno scopo educativo come dimostrato anche dalla presenza della Dott.ssa Emilia Caronna (delegata del Rettore dell’Università di Parma per le iniziative a favore di studenti disabili e fasce deboli), la quale farà un collegamento tra il fantasy e il mondo della disabilità e comunque con tutto ciò che a fronte della propria esperienza ha da sempre curato con il contributo della fantasia.
Nel corso del Parma Fantasy verranno presentati alcuni libri. Un altro proposito educativo?
La lettura è fondamentale nei giochi di ruolo. Inoltre a molti appassionati di fantasy piace scrivere tra cui una ragazza parmigiana, Alessia Mainardi che sarà felice di presentare il suo primo libro proprio qui.
Il Parma Fantasy fa parte di un progetto più ampio?
L’obiettivo è quello di far crescere la fiera e farla divenire un punto di riferimento. Ma l’obiettivo più grande è quello di coltivare il benessere e la creatività dei giovani.