Torna il problema dell’accattonaggio con gli animali

SMA MODENA
lombatti_mar24

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12/08/2010
h.11.30

Come ogni estate nelle grandi città torna in primo piano la questione dell’accattonaggio con gli animali, in particolare cani. La vicenda è sempre la stessa: gli accattoni sono nel 90% dei casi rom di nazionalità rumena (comunitari) che accompagnati da cuccioli di cane piccolissimi si posizionano fuori dai supermercati o dagli ospedali o dalle stazioni ferroviarie a chiedere l’elemosina e in alcuni casi vendono anche i cuccioli a persone che si impietosiscono. Impressionante la mole delle segnalazioni ricevute dalle gradi città.
Da inizio agosto ad oggi al servizio io lo segnalo un sms contro i maltrattamenti di AIDAA (3487611439) sono giunte oltre 1200 segnalazioni di accattonaggio con animali. Il maggior numero di segnalazioni sono giunte da Roma, Milano, Firenze, Torino e Palermo. Come sempre in questi casi molto spesso gli accattoni sono accompagnati oltre che dai cani anche dai bambini con lo scopo ovvio di fare impietosire la gente. Purtroppo come sempre accade in questi casi pochissimi sono i casi di intervento concreto da parte delle forze dell’ordine a tutela degli animali, infatti molto spesso i tutori dell’ordine chiamati dai cittadini si limitano a controllare i documenti degli accattoni ed a sanzionarli con una multa di 300 euro (che ovviamente non verrà mai pagata) mentre difficilmente si provvede al sequestro dei cani nonostante si tratti molto spesso di animali sedati, in giovanissima età e costretti anche per dieci ore sotto il sole mentre il loro accompagnatore raccoglie le elemosine. Soprattutto nel caso di Milano, Torino e Roma si ha la certezza che questi accattoni molto spesso sono costretti a loro volta a raccogliere l’elemosina inviati dai loro aguzzini che fanno capo a organizzazioni criminali le cui basi sono in Romania. Il denaro raccolto molto spesso viene ritirato più volte da uno degli aguzzini e successivamente inviato attraverso il sistema dei Money trasfert direttamente ai responsabili dell’organizzazione criminale che hanno le loro basi direttamente in Romania o in alcuni campi rom alla periferia delle grandi città. Questo giro di accattonaggio produce ogni anno un flusso di denaro di almeno 25 milioni di euro, soldi freschi per la malavita organizzata. A questo si aggiunge il discorso dei cani usati per l’accattonaggio, si tratta molto spesso di cuccioli i cui libretti sanitari sono falsi, i cuccioli molto spesso malati non vengono però sequestrati lasciando di fatto a questa gente il diritto di sfruttare gli animali ( e di venderli) per fare accattonaggio. “Francamente siamo delusi dalla tolleranza che si usa verso questi signori, ovviamente noi parliamo della questione dei cani usati per l’accattonaggio- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- molto spesso a fronte delle nostre segnalazioni ci troviamo di fronte la mancanza di possibilità e di volontà da parte delle forze dell’ordine e dei vigili urbani di procedere al sequestro di questi cuccioli e questo per noi è grave. Comunque- continua Croce- invitiamo tutti coloro che vedono gli accattoni con i cani a segnalarceli e a chiamare in contemporanea la polizia locale che deve intervenire con una pattuglia sul posto. Forse all’inizio non sequestreranno i cani- conclude Croce- ma se le segnalazioni alle forze dell’ordine saranno tante, quante ne sono arrivate a noi, non daremo tregua agli accattoni con animali e obbligheremo le pubbliche amministrazioni ad affrontare la questione nell’unica maniera possibile che per noi vuole dire multa ma anche immediato sequestro dell’animale”.