
Nel grottesco abbraccio Stato-Benetton sulla gestione del nuovo Ponte Morandi e la concessione a Aspi, ha vinto l’attendismo del Governo, i 5 Stelle si sono giocati definitivamente la faccia e il PD ha dimostrato ancora una volta le sue priorità a favore dei grandi gruppi industriali e a scapito dei cittadini italiani. Chi rischia di rimanerne stritolato, sono infatti i piccoli azionisti di Atlantia/Autostrade.
Una quota del 45% dell’azionariato di Atlantia è detenuta da piccoli azionisti, che risultano essere stati i più colpiti durante tutto il periodo di trattative, a causa delle incaute dichiarazioni di provenienza governativa che hanno provocato oscillazioni dei prezzi di mercato, forse anche in spregio alle regole giuridiche sulla tutela del risparmio, garantita dall’articolo 47 della Costituzione.
Per questo insieme ai colleghi del gruppo Lega in commissione finanze ho presentato una interrogazione al Mef e al Governo per conoscere ‘quali iniziative di propria competenza intenda urgentemente adottare, nell’ottica di tutelare la libera iniziativa di mercato e, in particolar modo, i piccoli risparmiatori, se sia stata effettuata una valutazione per la fissazione del prezzo limite e quale sia il dato”.
Così Laura Cavandoli, deputata parmigiana della Lega e segretario della Commissione Finanze della Camera.
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