I 97 platani di via Spezia non saranno abbattuti. La decisione, accolta con soddisfazione da comitati e opposizioni, arriva dopo mesi di proteste, raccolte firme e prese di posizione pubbliche contro il progetto di pista ciclabile Parma–Collecchio, che inizialmente prevedeva il taglio integrale degli alberi.
“Gli alberi sono salvi, ma non certo grazie all’amministrazione o alla maggioranza – si legge in una nota di Civiltà Parmigiana – che per mesi hanno sostenuto una delibera chiara nel prevedere l’abbattimento”. Secondo i gruppi di opposizione, il cambio di rotta del Comune sarebbe arrivato soltanto “grazie alla mobilitazione dei cittadini, dei comitati e delle forze politiche che hanno denunciato la mancanza di trasparenza del progetto”.
Il testo approvato in Commissione, firmato dall’assessore Borghi, conteneva infatti il parere favorevole all’intervento, con l’unica osservazione relativa alla tutela delle attività commerciali e non alla salvaguardia del verde. Da qui le domande rivolte alla Giunta: “La maggioranza conosceva il contenuto della delibera? Perché portarla in commissione se non la condivideva? E come può l’assessore Borghi dichiarare il 28 giugno di aver salvato 12 platani, quando la delibera ne prevedeva l’abbattimento di 97?”.
L’opposizione parla di “un evidente cortocircuito politico”, chiedendo chiarimenti sulle responsabilità e ipotizzando le dimissioni dell’assessore Borghi come “atto dovuto”.
“La verità – conclude la nota – è che i platani sono stati salvati non dall’amministrazione, ma dai cittadini e da chi ha avuto il coraggio di denunciare l’assurdità di un progetto gestito senza ascolto né trasparenza”.